SANZA – Una storia che ha dell’incredibile. Sembra uscita dalla trama di un film horror ma, la protagonista non è un’attrice di Hollywood. Tutto accade il 4 novembre scorso, Antonietta Laveglia, donna sposata con due figli, operaia, casalinga, una tranquilla ragazza come tante in una tranquilla serata come tante. A casa in compagnia della figlia Marika, adolescente fanciulla, decidono di scattarsi a vicenda delle foto con il cellulare. Un gioco innocente, un modo come un altro per passare qualche lasso di tempo. Una, due, tre foto. Fin qua tutto nella norma almeno fino a quando visionano gli scatti. In alcune di esse dietro Antonietta, compaiono dei volti strani. Guardando attentamente le foto, si vedono delle sagome riconducibili a figure non umane. alieni? non possiamo dirlo con certezza ma, al primo impatto sembrerebbe proprio di si. Di certo qualcosa di strano è successo, le foto saranno visionate da esperti per accertarne l’autenticità, la signora Antonietta assicura che non vi è stata alcuna manomissione o tocco magico. Anzi, ha paura. << Da quel giorno – ci dice – non dormo, ho incubi e mi sento seguita, non vivo più >>. Una storia surreale, quasi di fantascienza, una combinazione di luci e colori che ci portano dritti verso un altro mondo, a vite sconosciute. Creature misteriose che appaiono e scompaiono senza lasciare traccia. Ogni anno sono migliaia i casi simili a quello di Antonietta, testimoniati e documentati. Spesso le persone che avvistano gli ufo sono considerate pazze, mitomani, esibizionisti ma, nella fattispecie possiamo assicurare che Antonietta non è nulla di tutto ciò. La verità la sapremo dopo gli esami fatti alle foto. Oggi noi vogliamo pensare che sia semplicemente un riflesso di luce provocato dal flash e non l’avanzata degli alieni che si divertono alle nostre spalle.
direttore: Aldo Bianchini
Hanno dimenticato la nonna fuori…