di Barbara Filippone
Un’inchiesta durata circa un anno e mezzo, l’operazione denominata “Vai e vieni” si è conclusa con un blitz antidroga della Polizia di Stato a Palermo, le cui indagini partite attorno ad un magazzino alla Guadagna gestito da Benedetto Chimera, di 50 anni, ha visto finire in manette otto persone con l’accusa di traffico e spaccio di cocaina, eroina e hashish. I viaggi della droga erano caratterizzati verso e da una rotta specifica quella che collegava Palermo con Napoli; la tendenza infatti è stata riconfermare vecchie rotte affiancando i viaggi con le Calabrie che nel frattempo avevano mantenuto il primato nel commercio di droga, visto l’inattività delle famiglie mafiose palermitane. La mafia palermitana dunque torna ad occuparsi della polvere cosiddetta bianca.
In manette è finito il clan Fascella che gestiva il commercio nell’arrivo di cocaina nel mandamento di Santa Maria di Gesù; il capostipite Francesco Fascella, 76 anni, tenute le redini del clan mafioso nel quartiere palermitano avrebbe, secondo gli investigatori, gestito e organizzato tutta la faccenda con l’aiuto dei figli, Filippo e Giuseppe, e due nipoti, Giuseppe e Pietro, e altri due personaggi. Partendo dunque dal popolare rione e piazzando una telecamera all’interno del magazzino, oggetto dell’indagine, la sezione antidroga della Squadra mobile di Palermo è riuscita dunque a risalire al clan Fascella. Le indagini iniziate su pesci piccoli, ovvero piccoli spacciatori hanno così condotto ai pesci grossi, ovvero personaggi di spicco legati alla mafia.
L’operazione ha prodotto dunque un sequestro di circa due quintali di sostanze stupefacenti dal valore di oltre cinque milioni di euro.
Il sindaco Leoluca Orlando commentando il blitz antidroga di questa mattina a Palermo ad opera della polizia ha dichiarato: “Porgo il mio apprezzamento a polizia e magistratura che oggi hanno permesso con una eccellente operazione di trarre in arresto otto persone e bloccato un giro di spaccio sul territorio palermitano con il sequestro di due quintali di droga. Questa operazione conferma la necessità di non abbassare la guardia sulla presenza criminale e sul narcotraffico in città ed è, quindi, un nuovo segnale molto importante nel segno della legalità”.