SALERNO – Nei giorni del 24 e 25 ottobre prossimi, all’ombra del Vesuvio, arriverà (almeno si spera !!) la conferma di un nuovo straripante successo della politica portuale a tutto campo del presidente dell’autorità portuale di Salerno Andrea Annunziata. Nei mesi scorsi si era già parlato e scritto molto sul fatto che rispetto al 2013 si era registrato, nei primi mesi del 2014, un incremento del movimento crocieristico pari al 30%; ora sembra che per fine anno il dato definitivo debba attestarsi sul 43%. Un vero e proprio clamoroso successo per Salerno e la sua portualità, altrettanto dicasi per il presidente Annunziata che con le sue articolate e produttive trame nazionali ed internazionali dovrebbe riuscire a portare a Salerno ben 52mila crocieristi in più rispetto all’anno scorso per un totale complessivo annuo che dovrebbe attestarsi intorno alle 175mila presenze, proprio mentre Napoli ne dovrebbe perdere 155mila. Il boom salernitano assume ancora più valore se si pensa che, da un po’ di tempo a questa parte, la crocieristica mondiale se non è in declino è almeno ferma più o meno sui livelli del 2012. Difatti fino al 2012, l’anno nero del movimento crocieristico in campo mondiale (dai Caraibi al Mediterraneo), c’era stato un continuo crescendo in termini percentuali, una crescita che non poteva continuare all’infinito e che, appunto, nel 2012 si è improvvisamente arrestata: Non si è trattato di un vero e proprio default ma poco c’è mancato. Da quel momento il dato è diventato sensibile ed altalenante, eccezion fatta per Salerno che è in costante e poderosa crescita. Il dato salernitano dovrebbe essere presentato il 24 e 25 ottobre a Napoli nel corso della “Italian Cruise Watch 2014” organizzata nell’ambito della più grossa “Italian Cruise Day”, un appuntamento annuale divenuto in questi ultimi tempi un punto di riferimento essenziale per tutti gli operatori del comparto tra i quali armatori, agenti di viaggio, agenti marittimi e tour operator. Francesco Di Cesare, presidente della società veneta “Risposte Turismo” (tra gli organizzatori dell’evento napoletano) nell’anticipare i dati non ha mancato, però di sottolineare come il cosiddetto “prodotto crocieristico” sia da tempo entrato nella sua fase di maturità (per non dire che il settore è ormai saturo) e che, pertanto, è un prodotto che non può continuare a crescere sempre ma va fatalmente incontro a fasi recessive che possono, comunque, mettere in ginocchio intere economie territoriali che hanno fondato tutto sulla crocieristica. L’abilità del presidente Andrea Annunziata è tutta da ricercare nello studio profondo e dettagliato della situazione crocieristica in generale a livello globale, uno studio finalizzato a capire quali potevano essere gli spiragli e gli spazi di manovra per inserire prepotentemente la portualità salernitana al servizio del settore crocieristico senza abbandonare quello commerciale e delle grandi navi portacontainer. Insomma un lavoro a tutto campo senza trascurare alcun segmento del variegato e complicato mondo della portualità nazionale ed internazionale. Ecco come si spiega il successo che parte dall’uomo Annunziata ma che si riverbera sulla città capoluogo e su tutto il territorio provinciale ed anche extraprovinciale andando a rinfocolare un’economia che spesso è stata se non trascurata almeno tenuta in minor conto dalle classi politiche che si sono avvicendate nel governo territoriale. Anche il continuo confronto tra l’ente pubblico e l’impresa privata, voluto e sostenuto da Annunziata, ha comunque prodotto una continua escalation competitiva che è stata molto efficace nel raggiungimento dei risultati fin qui elencati. Soltanto analizzando i dati si capisce che il presidente Andrea Annunziata, nei suoi continui spostamenti internazionali, non è mai andato in vacanza da nessuna parte ma è andato per apprendere, elaborare e lanciare le proprie iniziative che hanno raggiunto l’interesse di molti operatori internazionali sia nel campo commerciale che in quello crocieristico. A questo punto l’unica nota negativa è la stazione marittima che langue in maniera inquietante e non riesce ad emergere dalle secche della mancanza di fondi per il suo completamento davvero tanto importante per la definitiva consacrazione dell’attività crocieristica in continuo aumento per una città (altra scomoda realtà !!) che oltre la sua monumentalità non riesce ad offrire niente altro se non l’insipienza dei suoi operatori commerciali e turistici. Ma di questo ho già ampiamente parlato in un recente passato; ora non resta che aspettare l’ufficializzazione dei dati di crescita della nostra portualità nel segno della presidenza Annunziata. Nel frattempo divampa la polemica sulla portualità napoletana in forte caduta e già Lupi e Caldoro bocciano Karrer (il commissario), cosa che potrebbe avere anche una ricaduta sulle scelte future tra Napoli e Salerno; ma di questo parleremo in un prossimo servizio.
direttore: Aldo Bianchini