Lo scherzo di Pianura

di Pasquale Petrillo

PIANURA – Sta meglio, anche se in prognosi riservata, Vincenzo, il ragazzino seviziato a Pianura di Napoli solo perché “grasso”. Ha inquadrato bene la vicenda Raffaele Cantone, responsabile dell’Autorità Nazionale anticorruzione «Chi pensa di fare uno scherzo del genere a un ragazzino di 14 anni è un imbecille o un delinquente. Non escludo questi ragazzi abbiano sottovalutato il gesto che stavano compiendo». Non è meno grave l’atteggiamento di chi, come i parenti dei responsabili della violenza, intende ridimensionare l’accaduto come uno scherzo, un’azione inconsapevole. Difendere l’indifendibile solo in ragione dell’appartenenza, è una logica tribale che genera violenza, aggressività, prevaricazione, tra i più giovani il bullismo. E con la stessa logica, a scuola, vengono difesi i figli e magari picchiati i professori. E allora? Il recupero sociale è il fondamento di qualsiasi azione. In ogni caso, però, il sociale deve andare a braccetto con la legalità e il rigore sanzionatorio della legge. Peccato che nel nostro Paese manchi o comunque difetti sia l’una che l’altro.

 

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