SASSANO – Un paese intero sotto chock, tre famiglie rovinate per sempre, quattro ragazzi/cinque che hanno detto addio a questo mondo. Il resoconto di una strage quella avvenuta domenica scorsa a Silla che lascia ben poco spazio all’ottimismo. Una settimana in cui quella cronaca ha fatto il giro del mondo. Centinaia le telecamere che hanno ripreso il dramma, dall’immediato ai funerali, dagli speciali alle interviste insomma, un reiterarsi di notizie più o meno veritiere, una passerella per alcuni, un chiacchierare mascherato privo di raziocinio e senza il minimo rispetto per chi veramente, immerso nel dolore forse cercava il silenzio o, per meglio dire la verità sui fatti e non certamente i pettegolezzi. Invece, come spesso accade se non sempre, la scena è stata affollata da avvoltoi che pur di fare notizia nella notizia ha speculato su fatti e circostanze puramente inventati. Si va da “ Zio Ottavio alla finestra a Concettina e Marco che mangiavano il gelato su una panchina, da Angelo a Caterina che si baciavano al tramonto e, tanti altri che non sto a elencare, tutti testimoni oculari, tutti personaggi inventati dalla mano di qualche giornalista birichino, che pur di vendere qualche copia in più si è immerso nel ridicolo di fatti che nulla hanno a che vedere con la tragedia. Purtroppo il mondo dell’informazione è questo, prendere o lasciare, un mondo a misura di chi legge, un mondo nella fattispecie, irresponsabile e arrogante capace di trasformare un fatto tragico in un talk show solo per accaparrarsi l’audience di centinaia di persone frastornate da cotanta attenzione. Un giornalismo “ animale” con tutto il rispetto per gli animali ovviamente che ha perduto il vero obiettivo, quello di informare e farlo secondo quell’etica professionale imposta dalla base, quelle regole semplici e genuine che dovrebbero segnare un punto d’incontro tra chi scrive e chi legge. Un bravo giornalista dovrebbe scavare nei fatti, dire verità sconosciute anche alla magistratura essere da supporto alla ricerca del vero per far si che si faccia luce sui fatti e sui responsabili, sulle azioni e sui disagi. Invece no, alla cronaca spicciola quasi sempre gonfiata fa eco il dettaglio intimo quasi sempre inventato. “ Se questo è giornalismo“ viviamo su Marte cari Amici, speculare e trarre vantaggio su notizie come quella di Silla significa essere egoista, ingordo, villano e per alcuni versi anche “deficiente”, aggettivi questi che nulla hanno a che vedere con la vera professione di giornalista.