Strage di Silla: la polizia provinciale !!

Antonio Citera

SASSANO – In un precedente articolo vi avevo annunciato la rivelazione di un fatto che riguarda direttamente la Polizia Provinciale e che attiene al servizio di sorveglianza della circolazione stradale. Un fatto realmente accaduto oltre un anno fa in località Caiazzano, proprio all’altezza dell’incrocio nei pressi della Chiesa di San Gaetano. Quella mattina la Polizia Provinciale aveva disposto un controllo elettronico della velocità degli autoveicoli in transito sistemando appositi cartelli di segnalazione del posto di controllo a cento metri di distanza sia a nord che a sud. All’improvviso arriva un autoveicolo proveniente da Varco Notar Ercole e diretto presumibilmente verso il bivio di Padula. Eccesso di velocità, viene fermato e con garbo gli vengono chiesti i documenti. Apriti cielo non lo avessero mai fatto, il conducente scende dall’auto e con fare minaccioso comincia a gridare a squarciagola contro i tre agenti presenti; con una gesticolazione sempre più dirompente si avvicinava ai tre agenti che, loro malgrado, dovettero sopportare le grida e le ingiurie. Attratto dalle grida disumane accorse sul posto anche il direttore di questo giornale che spesso soggiorna proprio di fronte all’incrocio in questione. Da testimone oculare non potè fare altro che osservare la scena, congratularsi con i tre agenti che erano riusciti a mantenere la calma e che, comunque, avevano fatto il loro dovere verbalizzando l’infrazione al codice della strada. In pratica quell’autovettura aveva superato di molto il limite di velocità imposto su quel tratto di strada. Il fatto fu raccontato anche sulla rivista “Citta Vallo” (promanazione cartacea di questo giornale) che può essere esibita qualora dovesse occorrere perché c’è una coda a quel fatto. Da quel momento, difatti, su quel tratto di strada, come su altre arterie del Vallo, la Polizia Provinciale non opera più i controlli della velocità. Un fatto normale o la conseguenza, forse, delle vibrate proteste nelle opportune sedi politiche di quel signore alla guida di quell’autovettura ? E’ difficile rispondere, la realtà dice che da quel momento il servizio di controllo è stato sospeso ma potrebbe essere ripreso in qualsiasi momento visto e considerato che la Polizia provinciale possiede anche le strumentazioni elettroniche utili alla bisogna. Anche su questo i sindaci del comprensorio dovrebbero fare pressioni presso la Provincia affinchè il servizio venga al più presto ripreso nell’attesa che i Comuni riescano a consorziare (come già suggerito nel precedente articolo) il servizio di sorveglianza del rispetto del codice della strada su tutte le arterie del Vallo che non sono “strade come cimiteri” come dice il vescovo Mons. Antonio De Luca (in un’altra sua uscita infelice !!) ma sono semplicemente strade che bisogna percorrere alla velocità indicata dalla cartellonistica e per farlo ci vuole senso di civiltà ed educazione civica dei cittadini. Ma ormai siamo abituati alle voci ed alle proteste postume ed inutili, servono fatti e per fatti intendiamo da subito un controllo severo e senza sconti del territorio, le risorse ci sono e gli uomini pure; basta organizzarli con le Forze dell’Ordine tradizionali intorno ad un progetto condiviso dalle varie amministrazioni locali, Curia compresa. Credo che uno sforzo collettivo sia giusto e doveroso per la memoria di Giovanni, Daniele, Nicola e Luigi, i quattro ragazzi uccisi davanti a un bar da un altro ragazzo. Soltanto così limiteremo i danni, perderemo molte vite umane in meno, e potremo dire che le nostre strade non sono simili ai cimiteri.

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