Antonio Citera
JESI – Dopo una breve tregua “forzata” nel popoloso quartiere Jesino riappaiono i vandali, bande di extracomunitari che fuori da ogni senno etico guerreggiano a colpi di bottiglia mettendo in serio pericolo l’incolumità delle persone.La triste vicenda già agli onori della cronaca qualche tempo fa ( anche e soprattutto grazie al nostro giornale che si occupò del caso ) si ripete. Bande di cittadini extracomunitari in prevalenza africani, ubriachi e senza scrupoli scorazzano per il quartiere immersi nella loro anarchia senza limiti. Il caso, sembrava risolto all’indomani di una raccolta firme che, lo scorso anno gli abitanti di Porta Valle fecero proprio per segnalare all’Autorità Giudiziaria gli abusi e i soprusi che gli stessi erano costretti a subire quotidianamente. Escrementi dappertutto, risse e accoltellamenti, urla a ogni ora del giorno e chi più ne ha ne metta. La segnalazione arrivò finanche sulla scrivania del sindaco della ridente cittadina marchigiana che, promise mari e monti per risolvere il problema. “ Faremo installare delle telecamere nei punti strategici per tenere sotto controllo questi individui”- così disse-. Cosa che ancora non è stata fatta. Dalla Procura invece si mosse un esercito di persone carabinieri, polizia, cani antidroga, agenti segreti che ripulirono il quartiere ( specialmente la zona Giacomo Acqua Imbriani ) dai vandali impazziti. Tutto sembrava risolto anche in virtù del fatto che un continuo turnover di pattuglie controllava la zona ininterrottamente tutto il giorno. Il quartiere riprese a vivere, si poteva uscire anche la sera senza paura di essere aggrediti da gente ubriaca e sotto effetto di stupefacenti. Era dicembre dello scorso anno, pochi mesi di calma apparente e, oggi la storia si ripete. Un agglomerato di persone avventori dello stesso locale , una sorta di bar- kebab che prima bevono a dismisura e poi sfogano le loro frustrazioni violente in mezzo alla strada. Una violenza inaudita e non contrastata, le forze dell’ordine allertate di continuo dai residenti fanno orecchio da mercante, la vicina caserma della guardia di finanza non reagisce, fattori questi che gettano benzina sul fuoco di una vicenda sempre più pericolosa per l’incolumità pubblica. Nemmeno la pazzia dell’uomo col machete che un mese fa terrorizzò mezza Jesi è servita a smuovere le acque, nell’occasione l’uomo anch’esso extra comunitario, machete alla mano, inseguito da un folle numero di agenti, fece tremare tutti, “ il pazzo “ partito proprio dal quartiere Porta Valle dove risiedeva, lasciò la scia di terrore lungo quelle strade che oggi come ieri esigono tranquillità. L’appello dei residenti è chiaro, è rivolto a chi dovrebbe garantire la sicurezza ma non lo fa. << Una situazione al limite della decenza – ci dicono alcuni abitanti – un coprifuoco d’altri tempi che siamo costretti a subire da più di sette anni. Chiediamo di essere “difesi” da questi criminali incalliti – continuano – i quali, in barba al rispetto di tutte le regole civili, e morali compiono i loro atti osceni e pericolosi sotto gli occhi di noi poveri impotenti. Chiediamo di essere “difesi” da questi soggetti dallo spirito selvaggio. Lo urliamo ad alta voce nella speranza che questo pericoloso disagio venga risolto definitivamente. Supplichiamo L’Autorità Giudiziaria, il sindaco e tutti gli organi competenti a muoversi in direzione Porta Valle per ripristinare quella legalità negataci. Un atteggiamento di squilibrio che non meritiamo, rivogliamo quella “dignità” che ci avete sottratto con la vostra inerzia di fronte a cotanta ingiustizia>>
Ringrazio di cuore il dott. Antonio Citera, che nonostante la distanza si mette sempre a disposizone per dar voce ai cittadini e cerca di far luce sulle ingiustizie che si consumano copiose nel nostro Bel Paese….
Tanto triste è che deve far luce e mettere in risalto questo nostro disagio un giornalista che abita a migliaia di KM. di distanza dal nostro territorio…quando i nostri amati “scrittori di favole” se ne fregano, tranne quando debbone prendersi le luci della ribalta accese da un loro “COLLEGA” che abita lontona lontano dal nostro territorio……
Un grazie di cuore…..