In coerenza con l’attuale indirizzo governativo di riforma delle società a partecipazione pubblica per la razionalizzazione e il contenimento della spesa pubblica si rendono necessarie urgenti e indifferibili misure utili a rimuovere gravi abusi e forti sprechi conseguenti alla illecita distrazione di rilevanti somme con destinazione pubblica a favore di soggetti privati, tramite la surrettizia intermediazione di società partecipate da enti pubblici; il tutto in un contesto di grave e persistente conflitto di interessi.
È questo il caso del Consorzio Velia, con sede in Prignano Cilento (SA), che la legge Regione Campania qualifica “ente pubblico”, e che la giurisprudenza amministrativa annovera tra gli enti strumentali della Regione.
Il Consorzio è sottoposto al controllo della Regione Campania, che ne approva i bilanci.
Il Consorzio Velia è governato da circa 40 anni (tranne il periodo di commissariamento disposto dalla Regione Campania) dall’avv. Francesco Chirico, che è anche Presidente di una moltitudine di enti e società (Idrocilento, Pluriacque, Consorzio Irriguo, Elea congressi, Elea engeenering, Fondazione Alario, etc), collegati al Consorzio stesso da una intricata ragnatela di rapporti economico-finanziari, incisi da sistematici conflitti di interesse.
Di recente, esattamente in data 7 settembre 2014, la stampa quotidiana (Mattino, Il Corriere del Mezzogiorno, La Città) (cfr allegati) ha reso pubblica una polemica lettera di dimissioni dell’on. Carmelo Conte dalla carica di Presidente della Fondazione Alario, da cui risulta che il personale della Fondazione viene assunto dalla società Idrocilento, sicchè i rilevanti oneri salariali e previdenziali che questa si accolla provocano una sensibile riduzione della remunerazione della partecipazione detenuta dal Consorzio Velia, per il 40% nella suddetta Idrocilento; riduzione corrispondente ai pesanti oneri impropri che la partecipata Idrocilento si accolla impropriamente nei confronti della Fondazione Alario. In sostanza il Consorzio, ente pubblico, subisce la distrazione di rilevanti somme che gli apparterrebbero a fronte delle spese del personale che opera presso la Fondazione Alario, soggetto di diritto privato.
La gravità del conflitto di interessi è dimostrata dalla circostanza che l’avv. Francesco Chirico, da circa 40 anni Presidente del Consorzio Velia, è anche Presidente della società Idrocilento ed il figlio, avv. Tommaso Chirico, è amministratore delegato, con pieni poteri della Fondazione Alario.
Il pagamento delle spese del personale dipendente dalla Fondazione Alario con soldi spettanti al Consorzio Velia, oltre a provocare grave e persistente danno patrimoniale al Consorzio ente pubblico, ridonda, altresì, in pregiudizio delle migliaia di consorziati aderenti all’ente consortile, che subiscono rilevanti contraccolpi sotto forma di inasprimento dei canoni di bonifica e di consumo idrico imposti dal Consorzio stesso.
Tutto ciò premesso, si chiede alle SSVV, nell’ambito delle proprie competenze, quali iniziative, misure e provvedimenti, indifferibili e urgenti, intendono assumere per eliminare tale singolare quanto intollerabile situazione, ripristinando nel Consorzio Velia, ente pubblico, le condizioni di legalità e di buon andamento amministrativo prescritte dall’art. 97 Cost e dalla legge Reg. Campania n. 3/2004 disciplinatrice dei Consorzi di bonifica, con ciò coerentemente attuando il richiamato indirizzo di politica governativa di lotta agli sprechi e di contenimento della spesa pubblica tramite la riforma delle società a partecipazione pubblica. F.to: Sen. Vincenzo Fasano