SALERNO – Il bullo di quartiere (napoletano !!), che ha squallidamente inseguito e minacciato un ausiliario del traffico di Castellabate reo di voler fare il proprio dovere, andrebbe rapidamente e severamente punito. Cadrebbero così alcuni falsi luoghi comuni che indicano <<i napoletani>> come una razza da ostracizzare sempre e comunque quando, invece, la loro stragrande maggioranza è composta da gente perbene e laboriosa, forse un po’ rumorosa ma assolutamente socievole e dal grande cuore. Ho ripreso la notizia dell’ausiliario del traffico di Castellabate (fonte Il Mattino del 14 agosto) per continuare il discorso che ho incominciato qualche giorno fa in merito ai parcheggi di piazza Vittorio Veneto (Piazza Ferrovia) a Salerno ed agli abusi perpetrati sia dagli utenti che dagli ausiliari del traffico. Partendo dal presupposto che l’ausiliario è un signore che cerca di eseguire, più o meno bene, il compito che gli è stato affidato e per il quale dovrebbe essere stato adeguatamente istruito e formato, bisogna però riconoscere che in quella categoria ci sono anche alcune deviazioni non proprio accettabili. Ho usato il condizionale in questa ultima espressione perché non sempre, almeno come immagine esteriore, gli ausiliari del traffico danno la sensazione di essere stati adeguatamente istruiti e formati. Danno comunque l’impressione, molto spesso, di andare al di là dei compiti loro affidati, almeno sotto il profilo del rapporto civile con cui dovrebbero presentarsi all’utente che in genere non è mentalmente disponibile ad accettare contestazioni e multe. Il compito dell’ausiliario del traffico è di una difficoltà intrinseca e per questa ragione andrebbe preparato in maniera adeguata. Altrimenti è facile l’incidente. Come ad esempio quell’ausiliario del traffico che la sera dell’11 luglio scorso in piazza Vittorio Veneto a Salerno si avvicinò maleducatamente ed a testa bassa vicino la mia autovettura lì parcheggiata regolarmente e con tanto di scontrino di € 4,80=; si avvicinò a testa bassa ignorando completamente la presenza intorno alla macchina di cinque persone che armeggiavano per caricare delle valigie nell’autovettura; sempre a testa bassa quasi infilò il capo dentro la portiera completamente aperta (violazione di proprietà privata ?) per controllare uno scontrino che non seppe neppure controllare e pronunciò scompostamente le prime parole soltanto quando io personalmente, incuriosito dal suo modo stranissimo di fare, gli chiesi cosa desiderasse visto e considerato che aveva invaso la mia proprietà privata. Erano le ore 23.20 ed in piazza ferrovia, oltre noi cinque, non c’era più nessuno. Leggendo la notizia dell’ausiliario del traffico di Castellabate mi sono chiesto, tra me e me, cosa sarebbe successo quella sera se in piazza ferrovia si fossero trovati dei giovinastri al posto nostro. Credo che nei corsi di formazione, seppure rapidi, che questi signori sono chiamati a frequentare prima del delicato incarico qualcosa in merito alle regole elementari del comportamento civile qualcuno gliele debba spiegare perché, come nel caso che ho raccontato, sembrerebbe che ciò non avvenga; a meno di non voler addossare tutte le colpe agli atteggiamenti caratteriali e personali di ogni singolo ausiliario. Bisognerebbe spiegare a chiare lettere che essere <<ausiliari del traffico>> non vuol dire essere <<agenti di polizia giudiziaria>> e che l’educazione è sempre vincente. Un bel <<buonasera signori>> avrebbe certamente disteso gli animi e avrebbe consentito anche un miglior accertamento dei fatti che l’ausiliario voleva testardamente ed in maniera errata contestare. A quel <<buonasera signori>> io consiglierei ai soloni docenti dei corsi di formazione di aggiungere sempre <<benvenuti nella nostra città>> in modo che il primo impatto di un turista possa essere gradevole in una città (Salerno) che a tutti i costi il sindaco vuole sbandierare come <<città a dimensione almeno europea>>. Se non si comincia da qui, se non si istruiscono a dovere tutti coloro che rappresentano la prima immagine per un turista, non potremo mai essere annoverati tra quelle città a dimensione non solo europea ma neppure nazionale.
direttore: Aldo Bianchini