SALA CONSILINA – Il clamore suscitato l’anno scorso dalle bestiali affermazioni sui “comunisti da sterminare alla Hitler maniera” e la notizia della recente richiesta di rinvio a giudizio danno l’esatta dimensione di quanto l’incauto e sprovveduto Michele Santoriello, assessore comunale nella passata giunta Ferrari di Sala Consilina, non conosca l’infernale macchina della comunicazione che in gran parte è la “cassa di risonanza” della sinistra italiana. Questo per dire che la sinistra nel nostro Paese, e non solo la sinistra, è più scientificamente allenata ad utilizzare lo strumento della comunicazione soltanto a suo vantaggio anche a causa di una “deficienza patologica” della destra di misurarsi su temi che hanno ampia ricaduta politico-sociale-culturale. Se Michele Santoriello, ex assessore comunale di Sala Consilina, avesse saputo tutto questo di certo non si sarebbe lasciato andare ad apprezzamenti assolutamente vergognosi e incomprensibili nei confronti di una razza (i comunisti !!) che si è già da tempo auto-estinta per ragioni innanzitutto anagrafiche. Oggi nel Paese sono pochissimi quelli che sono stati iscritti al PCI di Togliatti, Berlinguer e Natta; figurarsi nel Vallo di Diano che pure l’anno scorso è insorto alla grande ed in maniera bacchettona per seguire, forse, soltanto un modo di apparire al di là dell’essere. Detto questo devo però anche dire che la giornalista Giuliana Sgrena mi è cordialmente antipatica per quel suo modo di essere supponente e fondamentalista e che tutta questa polemica se l’è meritata ed alla grande; non mi sognerei mai, però, di augurarle di marcire in una qualche prigione dell’Iraq; questa è la differenza, neppure tanto sottile, che Santoriello non aveva capito quando irruppe sulla scena pubblica di face book. La Sgrena andava criticata, e va criticata, ma solo per le sue farneticanti affermazioni (se vere) sui marò, in un libero esercizio democratico, certamente non andava squallidamente brutalizzata. Ma questo atteggiamento di una certa sinistra, orami storico e consolidato anche nell’immaginario della gente, non può essere combattuto con l’appostazione di “frasi inquietanti” su FaceBook che è uno degli strumenti più delicati della comunicazione e che, purtroppo, è finito nelle mani di tutti a mò di “deriva della democrazia”. Su FB non si può scimmiottare come ha fatto Santoriello perché si viene sommersi e sopraffatti senza alcuna possibilità di difesa. Ora arriva, come dicevo, la notizia (fonte Il Mattino del 29.05.14) del probabile processo a carico dell’incauto Michele Santoriello reo, secondo una visione allargata del pubblico ministero inquirente, di <<incitamento all’odio razziale>>. Anche questa accusa mi sembra fuori dal comune, sul fatto che il povero cristo di Santoriello ha parlato della Sgrena e dei comunisti e di <<odio razziale>> almeno io ci vedo ben poco; se poi vogliamo mischiare la becera affermazione tutta politica di Santoriello con qualche altra cosa, beh !! questo bisognerà dimostrarlo prima dinanzi al GIP e poi, eventualmente, nel pubblico dibattimento. Non commento i commenti di Elena Gallo e di Erminia Pinto (anch’esse consiglieri comunali riconfermati nella tornata elettorale del 25 maggio, anche se la prima in maggioranza e la seconda nell’opposizione), preferisco zittire dinanzi a cotanta sicumera. Solo per la cronaca l’incauto Michele Santoriello è stato nuovamente rieletto come membro nel nuovo Consiglio Comunale di Sala Consilina con 246 voti che sembra siano in numero maggiore rispetto a quelli presi nel lontano 2009. Qualche maligno ha già sussurrato che forse tutta quella pubblicità dell’anno scorso gli ha portato bene. Per buona pace di tutti, tanto ne riparleremo certamente nei prossimi mesi.