Palermo si prepara come ogni anno al festeggiamento della sua patrona, Santa Rosalia… e ogni anno questo evento viene preparato con grande cura ma accompagnato comunque da mille polemiche per i costi che da sempre vengono sostenuti… 330 mila euro, con una riduzione del 10% in meno rispetto lo scorso anno, e comunque notevolmente diminuito rispetto i costi sostenuti nel ventennio scorso in cui si toccò la cifra impensabile che andava oltre il milione di euro. E nonostante tutto Palermo ci tiene al festino, “u fistinu” in siciliano, festa che ha inizio il 10 luglio e terminerà nella giornata del 15 luglio. Nonostante la rasserenazione da parte dell’amministrazione comunale c’è chi ha continuato a protestare affinché questo sciupio di denaro pubblico fosse destinato a chi invece avesse perso il lavoro. Ma la festa di Santa Rosalia, al di là del culto religioso, è sicuramente una festa che come tale contribuisce a tenere vivo il commercio degli ambulanti nonché il turismo locale e questo lo sa anche Monica Maimone, direttore artistico e organizzatrice del Festino 2014, che insieme a Valerio Festi gestisce la Mymoon, la ditta di Varese che si è aggiudicata l’organizzazione del Festino; ed era chiaro che qualcuno storcesse il naso per aver dato l’appalto ad una forestiera per la festa palermitana. Ma se tutto si fosse fermato qui sarebbe stato anche normale, in realtà così non è, perché la sig.ra Maimone è stata aggredita una decina di giorni fa all’uscita del suo albergo perché se ne andasse da Palermo, le minacce infatti erano state chiare. Certo l’accaduto è davvero deplorevole, non si può pensare di progredire in un clima di veleni, è chiaro che ci possano essere risentimenti da parte di chi invece sia stato escluso, ma questo non autorizza nessuno ad agire così, anche perché la sig.ra Maimoni ha coinvolto tutta gente palermitana nella preparazione dell’evento. Intanto stamattina nell’atrio di palazzo delle Aquile si è svolta, in presenza di autorità, la Liturgia Eucaristica presieduta dal Cardinale Romeo.
Il festino 2014 è interamente al femminile. Quest’anno vi lavorano 120 donne, eccetto una, tutte sono palermitane. La rievocazione sarà in 8 scene. Ad introdurre i quadri, divisi per 5 piani, la voce narrante di un cantastorie.
Così nella notte tra il 14 e il 15 luglio migliaia di palermitani accompagneranno la lunga marcia del Carro della Santuzza, folklore e religione che troveranno il suo culmine nei tradizionali fuochi d’artificio che illumineranno a giorno il foro Umberto I fino alla Cala. Certo è, che il Carro sul quale verrà posta la santa, specie negli ultimi anni rappresenta la voglia della città di trionfare sui propri mali così come la sua “Santuzza” lo fece sulla peste. Infatti il Festino celebra la liberazione della città dalla peste del 1624, in seguito al ritrovamento delle reliquie della Santuzza sul Monte Pellegrino; la leggenda narra che la Santa apparve in sogno ad un saponaio di nome Vincenzo Bonello, al quale ne aveva indicato il luogo dei suoi resti ingiungendo che se i propri resti fossero stati portati in processione in città ne avrebbero fermato l’epidemia. Dal 1625 la Chiesa autorizzò il culto, anche se Rosalia venne proclamata Santa soltanto il 26 gennaio 1630.
“Viva Paliemmu e Santa Rosalia!”