SALERO – Accogliamo e con piacere pubblichiamo il commento di Roberto Celano sul Consiglio Comunale di Salerno che ha visto, per l’ennesima volta, il protagonismo assoluto del sindaco Vincenzo De Luca. Crediamo, in buona fede, che questa volta il sindaco abbia veramente superato se stesso nel dichiararsi <<in totale dissenso con la Soprintendenza>>; una sceneggiata che secondo noi poteva tranquillamente risparmiarsi. Comunque ecco il testo integrale del commento del consigliere comunale Roberto Celano: <<Nel corso di ogni consiglio comunale siamo costretti ad assistere, ormai da anni, al medesimo comizio “recitato” a memoria dal Sindaco di Salerno, che nulla c’entra con gli argomenti in discussione. Per mascherare imbarazzi e malefatte, il Primo Cittadino, mette in scena, con vigore e folklore, la solita filippica contro le altre Istituzioni, in particolare contro la Regione. Lo fa, evidentemente, dal pulpito sbagliato, innanzi ad un Consesso chiamato a discutere dei problemi della città, dimenticando di aver egli stesso abdicato al ruolo di capo dell’opposizione in Consiglio regionale, allorquando mestamente perse la sfida contro Caldoro. Non una parola sui rilievi tecnici avanzati dall’opposizione, nulla sui debiti fuori bilancio derivanti da sentenze relative ad esercizi pregressi (2010 e 2012) che avrebbero dovuto essere riconosciuti e finanziati negli anni addietro ma che, invero, non sono stati mai sottoposti al Consiglio comunale,nonostante l’obbligo di legge, con conseguente danno erariale per l’ente. Neanche una parola sul mancato riallineamento delle posizioni debitorie e creditorie con le società partecipate (squilibrio quantificato in oltre 2milioni) il cui termine per legge era il 31.12.2013 e che, di fatto, inficia il risultato di amministrazione dell’esercizio. Nulla sull’errore materiale sulla tabella dei parametri di deficitarieta’ che, se corretto, evidenza la condizione strutturalmente deficitaria del Comune. Niente sulle “megalomanie” e sugli sprechi “scaricati” sui poveri salernitani, a partire dai costi per i teatri, a carico della fiscalità generale per euro 5.856717,51 (pag.27 relazione Revisori), per cui ciascuna famiglia (anche quelle in difficoltà) e’ costretta a contribuire con circa 110 euro all’anno al fine di consentire a pochi fruitori di assistere alla lirica. Nulla sulla incresciosa pressione finanziaria pro capite pari ad euro 1.244,81 (dati desunti dalla relazione dei revisori dei conti) in media a carico di ciascun salernitano, la più alta d’Italia. Neanche una parola sul fatto che nonostante le vessazioni tributarie, la città e’ inverosimilmente sporca, ratti e blatte imperversano ovunque, molti quartieri versano in condizione di degrado evidente, la manutenzione ordinaria e’ pressoché inesistente e perfino il malandato lungomare ed il principale corso cittadino hanno assunto le sembianze di un bazar. Ogni volta, dunque, siamo costretti a tollerare la stessa scena, lo stesso siparietto “fuori traccia” che potrebbe essere più facilmente registrato e mandato in onda ad ogni adunanza a prescindere dall’ordine del giorno. Talvolta il silenzio sarebbe più dignitoso…. Salerno e’ stanca delle chiacchiere!!! F.to: Roberto Celano – consigliere comunale Salerno>>. E’ proprio vero, a volte il silenzio sarebbe molto più dignitoso delle sceneggiate a vuoto. Ancora meglio sarebbe ammettere di avere sbagliato (leggasi Crescent !!) ma l’ammissione di un errore da parte di De Luca sarebbe come dire di aver toccato il cielo con un dito.