SALERNO – <<Avete voluto la bicicletta !! e adesso pedalate>>, sembra proprio essere questa l’esclamazione più corrente tra le gente alla notizia della soppressione della sezione distaccata del Tar di Salerno che adesso non è più una semplice notizia ma è legge dello Stato. Lo ha deciso il governo con il decreto legge n. 90 del 24 giugno scorso, entrato in vigore nella giornata di martedì.. Il decreto legge, all’articolo 18, prevede, dal prossimo 1° Ottobre, la soppressione di alcune sedi dei Tribunali amministrativi regionali, tra cui quella di Salerno. Assolutamente inutile, quindi, la visita del ministro Orlando a Salerno di qualche giorno quando aveva promesso un suo preciso interessamento; promesse da marinaio anche del ministro, dunque, perché ormai qui nessuno riesce ad opporsi allo strapotere (non elettorale diretto ma soltanto indotto !!) del neo presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi che fa quello che vuole pensando che sia sempre la cosa più giusta per il Paese. Come ogni decreto legge, ovviamente, per essere definitivamente legge deve superare l’esame della doppia lettura del Parlamento, ma con i tempi che corrono e con il <<ciclone Renzi>> sulla tolda del vascello credo che ci sia davvero poco da fare per apportare cambiamenti o restaurazioni di sedi dichiarate soppresse come quella di Salerno. E adesso i politici, stanchi probabilmente di pedalare, incominciano la solita manfrina delle recriminazioni, del presunto interessamento, delle assicurazioni che tutto cambierà, della vendita di prodotti e di capacità che oramai non appartengono più alla classe politica in genere, ancor di più a questa classe politica fatta soltanto di nominati che non possono, per ovvie ragioni, protestare più di tanto altrimenti rischiano il posto in lista se la legge elettorale dovesse rimanere più o meno la stessa di oggi. Le loro dichiarazioni, da qualsiasi parte politica provengano, sono talmente stucchevoli da poter essere facilmente considerate squallide, e nulla più. La gente, l’elettore medio è veramente stanco di questo teatrino fatto di annunci facili e promesse sicuramente mancate. Per correttezza deontologica, dopo aver espresso la nostra opinione e dopo aver rimarcato che per l’ordine naturale delle cose ci sorprende di più la sorpresa dei politici del PD che forse non hanno capito che non contano assolutamente nulla, passiamo a pubblicare le varie reazioni dei politici nostrani.
Antonio Iannone, presidente Provincia: “Renzi ha soppresso anche la sede del TAR di Salerno. Dopo l’Ente Provincia, il Tribunale di Sala Consilina, la Camera di Commercio il centrosinistra continua a smantellare le Istituzioni della provincia di Salerno. Bisogna riconoscere che e’ stata veramente molto proficua la visita del Ministro Orlando al Comune di Salerno: le raccomandazioni ricevute e quelle inoltrate al Premier hanno prodotto un salvifico effetto. Per citare il Prefetto Reppucci potremmo dire: la solita diarrea di parole e stitichezza di risultati. Ora i parlamentari salernitani del PD che sostengono Renzi cosa faranno? I soliti ignoti. Gli amministratori locali del PD sempre pronti a fare battaglie nell’interesse del territorio cosa diranno? Quando non c’è strumentalizzazione politica da fare cala il silenzio”.
Simone Valiante, deputato PD: “Ritengo inopportuna e contraria ai criteri di razionalizzazione della giustizia amministrativa la soppressione dal prossimo 1 ottobre, fra le altre previste, della Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno, peraltro sede di Corte d’Appello e con un ragguardevole contenzioso. Lo snellimento e l’accelerazione della giustizia amministrativa non sarebbero favoriti da tale soppressione, ma, al contrario, risulterebbero fortemente pregiudicati e compromessi. Di fronte ad un giusto e doveroso processo di spending rewiev e di razionalizzazione degli apparati amministrativi e dei relativi costi di gestione, non si può però sopprimere tout-court senza tenere conto di criteri oggettivi e di buon senso che rispettino le esigenze e le differenze presenti nel territorio. Ricordo che la provincia di Salerno è una tra le più estese e popolose, con più di 1milione di abitanti, dell’intero Paese e il trasferimento di migliaia di pratiche presso altre sedi già congestionate, comporterebbe certamente prevedibili difficoltà sia logistiche che organizzative, penalizzando il servizio pubblico e l’interesse dei cittadini. Auspico, pertanto, che il governo riveda questa decisione e nella scelta delle decisioni da prendere in materia, utilizzi dei criteri di valutazione più obiettivi e attenti alle esigenze territoriali”.
Donato Pica, consigliere regionale PD: secondo il quale “Bisogna fare di tutto per contrastare l’opera di indebolimento che sta avvenendo in provincia di Salerno riguardante le strutture giudiziarie poste a tutela del bene comune. Azioni che bisogna mettere in campo con fermezza e decisone, prima che ci esproprino anche di altre strutture”.
Non mancheremo, nei prossimi giorni, di pubblicare anche gli altri interventi che certamente non mancheranno sul teatrino della politica locale.
Due regali della politica: prima Monti a cui hanno concesso di tutto e di piu’, ora Renzi che sta continuando egregiamente l’opera del predecessore. Due Signori che con astuti artifici sono stati messi alla guida del governo per tassare e tartassare.