SALERNO – E mentre Matteo intona l’Inno alla Gioia, Beppe si prende un bel Maalox. Il secondo avrebbe dovuto assumere un po’ di Valeriana durante gli ultimi giorni della sua sfrenata campagna elettorale , visti i risultati finali. Il PD di Renzi si rivela primo partito d’Italia, conquistando 31 seggi con il 40,81% di consensi e travolgendo incredibilmente il M5S che, nonostante le ottimistiche previsioni dei sondaggi, ha raggiunto ‘’solo’’ il 21,15% portando in Europa 17 grillini. Le feste del suo Dudù invece non consoleranno l’amarezza di Silvio Berlusconi che ha visto sfumare tutte le sue aspettative arrivando al terzo posto con il 16,81% che non è comunque un risultato da buttare via (anche se l’audience registrato dell’ultima puntata del Grande Fratello2014 li ha superati di gran lunga, ma non diciamolo troppo in giro!). Comunque gli spogli che sono iniziati dopo la chiusura dei seggi elettorali alle 23:00 del 25 Maggio, hanno portato alla luce anche i voti degli altri partiti (perché si, c’erano altre liste oltre a quelle del PD del M5S e di FI!). Al quarto posto, lasciando tutti a bocca aperta, c’è quel simpaticone di Salvini e le sue folkloristiche magliette che con la Lega Nord incassa il 6,15% e vola a Bruxelles con 5 eurodeputati, seguito dalla coalizione di NCD di Alfano con il 4,38% e 3 deputati pronti a farsi sentire tra i banchi europei. Flop invece di Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale che riescono a raccimolare solo il 3,66% salutando a malincuore la soglia di sbarramento.
Questa sarà la rosa nazionale che ci farà sognare per 5 anni nella grande partita europea. Per quanto riguarda la partita che si è giocata in casa tra il PD e il M5S ,bhè, ovviamente quando c’è una partita di conseguenza c’è chi vince e chi perde. Il PD, logicamente, esulta perché era da tempo ormai che ‘’non se lo inculava nessuno’’ come se dice a Roma e, tattiche a parte, ha ottenuto comunque un risultato innegabile. Quella del Movimento 5 Stelle non la considererei una sconfitta ma più un ‘’l’importante è partecipare!’’. La vera sconfitta in questa partita, se ancora vogliamo chiamarla così, credo sia stata quella dell’Italia. Quell’Italia che ancora una volta ha ceduto al fruscio di 80 miserandi euro (accontentandosi del pane perché le brioches sono più care!). Quell’Italia che ignora cosa accade realmente all’interno delle Istituzioni dell’Unione Europea e imbocca il cucchiaio di briciole che le viene servito, anche a suon di <<vaffanculo!>>. Quell’Italia che non caccia i testicoli e si fa trascinare dal primo belloccio di turno con la mano in tasca e con l’altra che intasca. Quell’Italia che non è più unita, neanche durante i Mondiali di Calcio, ma che si rivela insulsamente bigotta. E si, anche quell’Italia che non ha voluto presentarsi al voto. Il grande Petrarca, tempo fa, in un suo famoso componimento poetico, esordì scrivendo: ‘’Italia mia, benchè l’parlar sia indarno’’. Io concludo- sperando che Francesco non mi citi per violazione di copyright- Italia mia, benchè l’parlar sia indarno, mi auguro che le cose si mettano realmente bene altrimenti il Maalox toccherà a noi prenderlo!