Un tuffo dove l’acqua è più blu !! e Pisani si rizela !!

Aldo Bianchini

 

SALERNO – “Un tuffo dove l’acqua è più blu !!”, questo il titolo ad effetto utilizzato da Cronache del Salernitano per pubblicizzare le 13 <<bandiere blu>> che sventolano sulla costa cilentana dopo l’assegnazione da parte della FEE (Foundation for Environmental Education), l’organismo internazionale che dal 1981 premia con la bandiera blu le località di mare più attente all’educazione ambientale e ad una corretta gestione del territorio. Ovviamente anche gli altri giornali quotidiani ed online hanno evidenziato i prestigiosi riconoscimenti distribuiti tra Agropoli (due bandiere), Castellabate, Montecorice-Agnone, Capitello, Pollica-Acciaroli, Pioppi, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola-Palinuro, Vibonati e Sapri. Stranamente ed inspiegabilmente escluse Capaccio e Camerota; ancora più strana quella di Camerota, quasi come se il mare in quel lembo di costa fosse stato staccato dal contesto generale delle correnti. In campo nazionale, poi, è record assoluto con 269 spiagge a bandiera blu. Insomma un quadro generale davvero molto confortante in vista dell’imminente stagione estiva e balneare. Non vedo l’ora, come vorrei fare <<un tuffo dove l’acqua è più blu !!>>, peccato che in tutti questi ultimi anni non ci sia mai riuscito. Eppure le spiagge della costa cilentana le ho girate quasi tutte, sia dalla terra ferma che dal mare con la barca. Sarò stato certamente sfortunato ma in tutte le molteplici occasioni che ho toccato gli arenili dove campeggiavano le bandiere blu non ho mai avuto la possibilità, ripeto, di fare un tuffo dove l’acqua è più blu. Non so se la sporcizia c’entri o meno con il blu, ma in tutta buona fede ho sempre trovato sporcizia, tanto che ogni mia più lieta aspettativa è stata sempre tarpata sul nascere. Da Sapri a Palinuro, da Camerota a Pollica, da Santa Maria di Castellabbate a Paestum è stata sempre una profonda delusione. Le spiagge erano pulite, per carità sarebbe ingiusto dire il contrario, ma di quella tanto mitizzata “acqua azzurra, acqua chiara” neppure l’ombra. Va detto, però, che non ho mai sostato per più giorni nella stessa località; da sempre mi piace il <<mordi e fuggi>> sul mare nostrum; quindi non ho una visone a 360° del problema che bisognerebbe analizzare a lungo ed in più periodi per giudicarlo. Anche in barca è stata, più o meno, la stessa storia; mi è capitato più volte di visitare punti inaccessibili della costa cilentana, l’acqua era chiara ma comunque con evidenti presenze sgradite. Anche Pollica, quest’anno come in passato, è stata gratificata dalla bandiera blu della FEE ma il sindaco Stefano Pisani, in uno slancio aggressivo di politica politicante ha trovato, comunque, il modo di attaccare il governatore Stefano Caldoro e per chiedere la restituzione delle addizionali regionali sulle concessioni demaniali per uso turistico e ricreativo. Pisani vorrebbe gestire da se questi fondi perché, a suo dire, la Regione non fa nulla per sfruttare le risorse turistiche del Cilento. Ma è meglio ritornare alle bandiere. Se il Cilento ha conquistato 13 riconoscimenti figuriamoci cosa devono essere le spiagge e il mare dei litorali che non hanno mai ottenuto l’ambito riconoscimento, dovrebbero essere inavvicinabili. La palma d’oro spetta a Castellabate che per il sedicesimo anno consecutivo si è aggiudicato il riconoscimento nel <<segno di continuità e di grande lavoro dell’amministrazione comunale e dei cittadini>> ha detto il sindaco Costabile Spinelli. E come dimenticare i cittadini !! sono loro l’anima dell’educazione ambientale e della corretta gestione del territorio; senza di loro nulla sarebbe possibile. Gli fa eco il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, che spiega come la bandiera (e Agropoli ne ha prese due !!) <<non è un riconoscimento   formale e scontato ma il risultato dell’impegno costante in materia di sviluppo ecosostenibile e del lavoro di potenziamento e miglioramento dei servizi turistici messi in campo dall’amministrazione comunale>>. Che dire in chiusura se non un <<benvenuti al sud !!>>.

One thought on “Un tuffo dove l’acqua è più blu !! e Pisani si rizela !!

  1. anche le bandiere blu sono diventate un asta. Dei depuratori per il momento neppure l’ombra. e lo scarico delle barche con sopra gente di “una certa classe” che riversano ridendo in mare i propri rifiuti per poi lamentarsi all’arrivo nei porti. i prezzi x servizio stratosferici confrontati con altre mete estive che di mare blu se ne intendono. Tra non molto collasserà anche il turismo. fraquento le coste cilentane da una vita e ogni anno vi sono sempre meno turisti veri (da non confondere con i proprietari delle case vacanze) il mare peggiora sempre di più,le spiagge si sono ridotte a microscopiche strisce di sabbia. L’inciviltà del mordi e fuggi la fa da padrona. e i turisti starnieri tranne pochi affezionati al cilento a prescindere non ne arrivano più è quelli che arrivano poi non ritornano più

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