Antonio Citera
SANZA – Una mattina come tante, io come al solito mi accingo ad accompagnare i miei bimbi a scuola quando, passando per la piazza del paese intravedo nell’ombra alcuni manifestini rossi con su scritto in giallo. Incuriosito fermo l’auto ne raccolgo uno e continuo il mio tragitto verso la scuola per espletare il mio dovere di buon padre. Rientrato in macchina riprendo in mano il volantino e comincio a leggerlo. Infamie accuse e ripercussioni storiche verso l’amministrazione comunale, un manifesto dei valori visto però in negativo, valori evidentemente dettati dalla rabbia di qualcuno che inevitabilmente non ha raggiunto lo scopo prefisso. Aspettative negate, contrabbando di falsi ideali racchiusi in poche righe e buttati al vento in una calda notte di maggio. A fine lettura rimango sbigottito da tanto veleno verso coloro i quali da due anni stanno cercando di fare del loro meglio per elargire trasparenza e legalità, stanno combattendo contro i mulini a vento per porre rimedio a una crisi asfissiante che ci sostiene da anni oramai, persone umili senza pretese personali e con la cognizione di essere forse nel posto giusto al momento giusto. Evidentemente la loro voglia di cambiare le carte in tavola travolge qualcuno che avvolto dalla grazia di onnipotenza ha smarrito la propria via, i propri interessi personali, le proprie ambizioni, “i soliti noti” che pur di riempirsi le tasche sono disposti a tutto seguendo quella che è la loro etica del “ magna magna “. Nel volantino appare netta la disfatta di qualcuno appannato da una lucida memoria egoistica e materiale, un senso di innato odio – amore nei confronti di un’amministrazione umile, forse priva di esperienza, la si accusa di nefandezze che hanno fatto la storia del comune di Sanza, addirittura si critica spudoratamente la buona intenzione, la nascita del poliambulatorio, servizio essenziale per la cittadinanza, ma si sa, alcune persone pur di mantenere uno status di supremazia ripudiano ogni sforzo altrui e lottano per la non crescita della comunità. Un volantino irrazionale, privo di senso etico, una disfatta personale di qualche mitomane resa pubblica e strumentalizzata contro il bene dei cittadini. Si fa riferimento ai giornalisti, a una presunta concorrenza tra più professionisti che permetterebbe una pubblicità sempre e comunque all’amministrazione, il tutto a costo zero, forse questo è vero ma, chi fa del giornalismo lo fa con passione e deve riportare i fatti così come avvengono, si elogia e si critica usando spesso quel pizzico di pepe che serve a creare un dibattito, uno scambio di opinioni, uno sprone a fare sempre meglio. Tutto qua. Un volantino anonimo, non firmato, che sa di provocazione e di ingegnosa speculazione del bene pubblico che non fa bene al popolo di Sanza, abituato a rimboccarsi le maniche per mandare avanti la fragile economia familiare.