Pagani/38: le assenze e la cappa !!

Maddalena Mascolo

 PAGANI –  L’atmosfera non si è ancora surriscaldata, i motori appaiono ancora in stand-bay e, quindi, la campagna elettorale, gioco forza, non è ancora entrata nel vivo. E’ vero che Angelo Grillo dalla sinistra ha lanciato un paio di siluri sui suoi avversari (Bottone, D’Onofrio e Donato) dicendo che gli ultimi venti anni di amministrazione sono stati drammatici ma è altrettanto vero che l’accusa di Grillo appare più come un qualcosa di scontato per guadagnare consensi, anche se adesso bisognerà aspettare la risposta sui tre che probabilmente parleranno anche degli anni prima dei venti citati dal candidato del PD; anni che parimenti furono alquanto drammatici. Poi davvero la campagna elettorale potrà cominciare per le sue due ultime settimane. Detto questo, però, rimane su tutta la campagna elettorale, sui candidati a sindaco e al consiglio, una specie di “cappa incolore” quasi come se tutto fosse ancora sospeso ad un filo nell’attesa di qualcosa che potrebbe accadere e che ancora non accade e che, forse, non accadrà. Insomma tra la gente e gli elettori comuni serpeggia una sorta di attesa infinita che toglie lo sfizio delle campagne elettorali con botte e risposte. Ma, ripeto, sono soltanto sensazioni che si avvertono a pelle parlando con la gente comune di Pagani. Del resto l’atteso arrivo a Pagani dell’on. Mara Carfagna, commissario provinciale di Forza Italia, per l’avvio della campagna elettorale di Salvatore Bottone, e la constatazione dell’assenza sono elementi probanti di questa atmosfera molto strana che aleggia sulla Città. Il surrogato della Carfagna, Casciello e Ferraioli, ovviamente non è stata la stessa cosa. Per carità niente da dire sulla traboccante professionalità della Ferraioli ma sul fatto che la stessa possa lanciare Bottone ci sono seri dubbi se si pensa che prima deve trovare chi lancia lei. Qualcuno adesso dirà che la Carfagna ci ha abituati a queste prese di posizione o di assenza  improvvise, dovute anche alla presunta concomitanza dei suoi impegni romani, ma se una presenza viene annunciata in pompa magna poche ore prima dell’inizio della manifestazione e poi la stessa manifestazione resta per oltre un’ora sospesa in attesa dell’arrivo, vuol dire che qualcosa non funziona: o la Carfagna ha disertato di proposito o chi aveva annunciato l’arrivo è completamente fuori strada e non ha capito niente. Qualche maligno, infine, sussurra (ma sono chiacchiera da marciapiede !!) che la Carfagna incominci a defilarsi dall’atmosfera incandescente di Pagani su cui incombe l’ombra di una nuova eclissi giudiziaria. Solo chiacchiere ? Si vedrà. Nel frattempo Antonio Donato chiede di potersi confrontare con gli altri candidati per dibattere i problemi di Pagani; iniziativa meritevole, non c’è dubbio, ma Donato dimentica che questi “quadretti a confronto” vanno bene per la politica nazionale e non per quella locale dove questi confronti stanno sempre naufragando per incapacità organizzativa. Il territorio, la stessa Pagani, non emergeranno soltanto con le chiacchiere, ci vorranno fatti e, soprattutto, personaggi in grado di portare avanti questi fatti.