”FONDAZIONE MARE NOSTRUM” SEMINARIO SULLA PORTUALITA’, LOGISTICA INTEGRATA E SVILUPPO IN QUATTRO AREE STRATEGICHE.

Laura La Rocca

SALERNO (28.04.14) – Si è svolto questo pomeriggio il Seminario organizzato dalla ”Fondazione Mare Nostrum” presso la Camera di Commercio di Salerno, e che ha toccato tre temi fondamentali ovvero portualità, logistica integrata e sviluppo in quattro aree strategiche: Salerno, Agro Nocerino, Valle dell’Irno e Valle del Sele. Il seminario nasce in merito al caos sollevato dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi che poco tempo fa ha ”annunciato” la proposta al Governo di una riforma del sistema portuale italiano; riforma che oltre a prevedere la riduzione delle autorità portuali da 24 a 14, comporterà anche la scomparsa dell’Autorità Portuale di Salerno destinata alla fusione con quella di Napoli. L’incontro è stato introdotto dall’Avv. Federico Conte esponente dell’Assemblea Nazionale del PD e sono intervenuti con le loro considerazioni a riguardo il Presidente della Camera di Commercio Guido Arzano, Franco Tavella segretario regionale della CGIL, Mauro Maccauro presidente di Confindustria Salerno e Lorenzo Mazzeo presidente della ”Fondazione Mare Nostrum”.   Lungo e articolato quindi il dibattito che si è tenuto tra i relatori di questo seminario molto particolare e che ha messo a confronto i pro e i contro di questa situazione, dandone una chiave di lettura un pò più chiara di come è apparsa fino ad ora. L’accorpamento del porto di Salerno con quello di Napoli non appare una buona idea. Il Porto di Salerno in questi ultimi anni ha fatto grandi passi da gigante (questo grazie anche al Presidente dell’Autorità Portuale di Salerno Andrea Annunziata, relatore anche lui del seminario) divenendo uno tra i 319 porti strategici ritenuti tali dall’Unione Europea e quindi l’integrazione con gli altri porti più importanti di Italia come quello di Napoli e Civitavecchia sarebbe una strategia logistica favorevole alla ”competitività con la competizione” europea che sta facendosi largo in una prospettiva futura, a detta in modo particolare del Ministero delle Infrastrutture. Ma è pur vero che l’accorpamento del porto di Napoli, che è distante anni luce dalla situazione del porto di Salerno, andrebbe a sfavore del sistema di crescita economico-produttivo salernitano che fin’ora sembrerebbe aver dato ottimi risultati.  A concludere l’incontro l’on. Umberto De Basso De Caro, sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha portato a termine il dibattito sottolineando che occorre disegnare un ruolo che non sia solo quello della portualità ma anche della logistica e del collegamento tra porto, rete ferroviaria e via aerea.

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