CIOCCOLATA, AMICA O NEMICA ?


Laura La Rocca
Quanti di noi non sono mai stati corrotti da un pezzo di cioccolata? Quanti di noi non sono mai stati corrotti da un pezzo di cioccolata nonostante si stesse seguendo una dieta? Come non biasimarci, la cioccolata è uno degli alimenti più buoni scoperti al mondo. “Teobroma cacao” è il nome scientifico del cioccolato, che significa letteralmente “cibo degli dei’’. Le sue origini sono millenarie e sono strettamente collegate ai Maya e agli Aztechi, antiche popolazioni del Sud America, i primi a coltivare la pianta del cacao. Con la scoperta delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo, e in seguito con Hernàn Cortèz, spietato condottiero spagnolo che sottomise l’impero Azteco, nel 1519 si ha l’introduzione in Europa dei semi di cacao, che rimane per tutto il ‘500 un’esclusiva della Spagna, diffondendosi poi nel resto delle culture europee verso il ‘600. Ed è proprio dai ricercatori spagnoli della Facoltà di Medicina e della Facoltà di Attività Fisica e Scienze dello Sport dell’Università di Granada che arriva la notizia pubblicata qualche giorno fa sulla rivista internazionale ‘’Nutrition’’: secondo i loro studi, più si mangerebbe cioccolato più la percentuale di grasso corporeo diminuirebbe. Ovviamente questo non deve farci gridare al miracolo, anche perché altrimenti tutti i dietologi fallirebbero. Inoltre, sottolineano i ricercatori, questo studio è stato condotto solo su adolescenti e perciò non vi sono ancora riferimenti certi che tutto questo funzioni ad ogni età. La ricerca è avvenuta analizzando le abitudini alimentari di 1487 adolescenti di età compresa fra i 12 e i 17 anni, di 6 diversi Paesi europei, ed è stato rivelato che la percentuale di grasso corporeo risulta inversamente proporzionale al consumo di cioccolato. Tutto questo sarebbe dovuto alle ‘’catechine’’, antiossidanti che andrebbero a compensare il contenuto in grassi del cioccolato. Perciò in quantità moderate il cioccolato può essere un bene, l’abuso eccessivo naturalmente è dannoso, come per ogni cosa del resto! A dispetto della ricerca condotta in Spagna, che dimostra risultati effettivi benefici dell’apporto di cioccolata solo per adolescenti tra i 12 e i 17 anni, vi è sempre stata una diaspora tra chi sostiene che il cioccolato faccia male e chi sostiene invece che può apportare beneficio a chi ne assume costantemente, a prescindere dall’età biologica. Già 6000 anni fa, i Maya e gli Aztechi utilizzavano il cacao non solo come impiego liturgico e cerimoniale (gli Aztechi associavano il cioccolato a Xochiquetzal, la dea della fertilità) ma veniva consumato come bevanda, chiamata xocoatl, spesso aromatizzata con vaniglia, peperoncino o pepe. Questa ‘’magica’’ bevanda era ottenuta a caldo o a freddo con l’aggiunta di acqua e eventuali altri componenti come farine e minerali. Il xocoatl aveva l’effetto di alleviare la sensazione di fatica, effetto dovuto alla teobromina in esso contenuta. Nel corso della storia, il cioccolato è stato considerato non solo un alimento piacevole alle papille gustative, ma anche come trattamento per parecchi disturbi di salute, come l’angina e i problemi circolatori. Esistono tutt’ora popolazioni che fanno un uso considerevole e costante del cacao e da relativi studi scientifici è risultato che nonostante l’alimentazione ricca di sale (fattore noto come causa dell’innalzamento della pressione arteriosa) hanno una pressione sanguigna stranamente bassa. Infatti il consumo di quantità moderate di cacao aumenta la capacità antiossidante del sangue e diminuisce anche l’ossidazione delle proteine che causano la formazione delle placche ateromatose. Verso la fine del XIX secolo con l’avvio dell’industrializzazione anche della produzione dolciaria e quindi con la nascita di svariati prodotti a base di zuccheri -che con il vero cacao hanno ben poco a che vedere!- l’attribuzione positiva tra il cioccolato e la salute è andata svanendo. Ma ciò non toglie che un giusto apporto di cacao non può far altro che bene, come consigliano ancora tutt’ora i nutrizionisti, ovviamente che sia cioccolato di prima qualità!

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