Maddalena Mascolo
PAGANI – non sempre i cosiddetti “tavoli” funzionano per concertare e progettare le piu’ svariate strategie, soprattutto quelle di natura politica. A Pagani, per il centro destra, per l’appunto non ha funzionato e non poteva funzionare. Dire oggi che eravamo stati facili profeti potrebbe apparire come un’autocelebrazione in mancanza di un osservatore esterno o meglio di un’autority in fatto di indipendenza e razionalita’ politica. Purtroppo gli insegnamenti di Giulio Andreotti, il mitico personaggio che ha passato al setaccio in lungo e in largo tutta la prima repubblica, non vengono mai presi cosÌ come sono e fatti propri per l’utilizzo nelle occasioni che servono per potersi muovere piu’ agevolmente nel mondo politico. Andreotti dopo ogni mini o maxi riunione che venivano consumate ai mitici tavoli di concertazione amava sempre dire: “A tavola vogliono mangiare tutti, mangiamo anche noi della DC; con una differenza, noi a tavola ci sappiamo stare”. Ovviamente il divo Giulio si riferiva, come costume dell’epoca imponeva, alla politica ed ai tantissimi lati chiari ed oscuri della stessa. Anche a Pagani c’é stato un “tavolo di concertazione” ma é finito male, purtroppo Forza Italia (o meglio il suo commissario provinciale Mara Carfagna) non lo ha saputo gestire e non ha “saputo sedersi a tavola”. Mal consigliata, probabilmente, dal suo “suggeritore politico” l’on. Carfagna non ha saputo gestire al meglio l’occasione d’oro di poter riunire verso lo stesso obiettivo alcune componenti essenziali del centro destra rappresentate da Aniello e Antonio Gaito e Salvatore Bottone che hanno preferito sfilarsi ed uscire dallo strapotere, senza regole, che FI vorrebbe imporre a tutti e a tutto. Tutto questo lo avevamo giá scritto nelle precedenti puntate di questa storia, cosí come abbiamo già scritto che sicuramente Salvatore Bottone, forte di un certo consenso elettorale, non si piegherá mai ai voleri non tanto della Carfagna quanto del suo consigliere Belfiore. C’é ancora un’ultima possibilitá: lasciare campo libero alla candidatura a sindaco di Bottone. Verosimilmente, peró, FI non capisce che per vincere bisogna anche saper fare qualche passo indietro; ma con questo partito, cosí com’é strutturato sará molto difficile far capire a chi non vuol capire che Attilio Elettore non é Silvio Berlusconi che davvero é insostituibile in quel partito e per quel partito. Alla prossima.
Come non dar ragione alla giornalista Mascolo, è vero che a tavola bisogna sapersi sedere. Nell’immaginario collettivo il sedersi a tavola è sempre il momento di una spartizione: dal cibo … ai soldi. Adesso a Pagani oltre le candidature e le alleanze c’è anche il tavolo della grande torta della “pubblicità elettorale” da spartire. E già vediamo i soliti kaimani riempirsi la pancia fin quasi a crepare (da Telenuova a Quarto Canale, per finire ai giornali online), tutti ad aggredire pur di raccogliere il “Dio denaro” con una piccola eccezione: questo giornale, che pure tanto ha scritto per Pagani, sembra ancora rimanere fuori da questo mercimonio scandaloso. E’ irriconoscenza di chi deve riconoscenza o è “fessaggine” degli autori del https://www.ilquotidianodisalerno.it ? Comunque sia anche questo tavolo non funziona.
Grande commento quello di Matteo, condivido in pieno. Io non credo, però, che sia fessaggine degli autori di questo giornale, piuttosto è assoluta non riconoscenza di meriti. Vergogna !!
Questo giornale è stato schierato in prima fila durante tutto il processo “Linea d’ombra”; dov’erano gli altri, tutti impauriti !!
Sono d’accordo con Matteo. Però io credo che l’indipendenza di questo giornale di tocca con mano anche in queste circostanze, altro che storie.
L’autonomia e indipendenza, e non solo dal potere politico, sono cose che hanno dei costi altissimi. Ma è una scelta di vita, anche per un giornale. Complimenti.
La pubblicità è l’anima del commercio, così si dice. Qualche spot pubblicitario di natura politica non guasterebbe neppure per ilquotidianodisalerno.it; sarebbe la giusta sintesi tra indipendenza ed esigenza commerciale.
La giornalista ha fatto un’analisi molto lucida della situazione. Quì mangiano tutti ed anche a mani basse, non di questo che ha bisogno Pagani.
Stamattina ho letto da qualkcxhe altro giornale che “Mara è nel pallone”. Certo a Paganbi e di Pagani non ha capito niente ed ha fatto saltare il tavolo, anche se ora sembra che le quotazioni di Salvatore Bottone siano in netto aumento. Per quanto riguarda l’informazione elettorale a Pagani è il solito schifo: chi si abbuffa e chi riomane all’asciutto; ma è stato sempre così.
Il direttore Bianchini scrive spesso del caimano rosso di Salerno; ebbene quì a Pagani c’è il caimano azzurro. Cercate di scoprire chi è.