L’Università di Salerno chiama la lavanda di Sanza

Da Ass. Città della Lavanda

SALERNO – Si tiene dall’11 al 13 aprile nella villa comunale di Salerno la Mostra della Minerva. Per l’occasione e’ stato realizzato dall’associazione culturale Sanza la citta’ della Lavanda presieduta da Vito Fico (nella foto) un poster gigante che ricorda la straordinaria storia che ebbe inizio a Sanza ad inizio ‘900. Il poster esposto dal dipartimento di Farmacia dell’Universita’ di Salerno al fianco dell’Associazione per un ambizioso progetto che volge alla valorizzazione e recupero dell’erba officinale presente in modo spontaneo sulle pendici sud del Monte Cervati, che conserva, tra l’altro, i resti archeologici industriali dell’industria del profumo della Lavanda di Sanza in localita’ Cornitello, operativa sino agli anni ‘60. Il Presidente Fico si dice soddisfatto in merito all’eccellente rapporto di partenariato che si e’ instaurato con il Dipartimento di Farmacia dell’Universita’ salernitana che conferisce assoluto valore alle iniziative dell’Associazione che volgono allo sviluppo e crescita territoriale. E’ dunque, l’instancabile attivita’ posta in essere dall’Associazione giunge oggi anche a Salerno attraverso la presentazione del poster artistico che ben rappresenta un grande pezzo di storia sanzese nato grazie all’intuito di Antonio Ravera – insignito – ricorda Fico – da Sua Maesta’ Vittorio Emanuele III decimo cavaliere del lavoro del Regno d’Italia; lo stesso poster pone in risalto l’attivita’ di produzione dell’olio essenziale e acque aromatiche, evidenziando, tra l’altro, che Sanza con i suoi 11000 ettari ricadenti in area Parco e’ in assoluto e di gran lunga il Comune piu’ grande ed importante del Parco Nazionale del Cilento, Vallo Di Diano e Alburni, anche perche’ in Sanza ricade il maestoso Cervati: la vetta piu’ alta della Campania. L’attivita’ dell’associazione – conclude Vito Fico – volge ad elevare la lavanda a brand di Sanza e funzionare da magnete per i visitatori del Parco che ospita bellezze naturalistiche di straordinario pregio e valore naturalistico. Al riguardo si evidenzia l’inghiottitoio di Vallivona, le neviere, la grotta e Santuario della Madonna della Neve a cui Sanza e’ devota da oltre mille anni.

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