Barbara Filippone
Anche Palermo avrà una imposta di soggiorno, e come sottolinea il sindaco Orlando: “Così come è previsto dalla Legge e così come è esplicitamente sottolineato nel Regolamento l’intero gettito dell’imposta sarà dedicato ad interventi di implementazione delle politiche turistiche e culturali della città con l’obiettivo di migliorare i livelli di accoglienza e di incentivare l’incremento dei flussi turistici a Palermo. Queste azioni, unite al percorso ormai in fase avanzata di riconoscimento da parte dell’Unesco dell’itinerario bizantino, arabo e normanno nel patrimonio dell’umanità, costituiranno punti di forza fondamentali per costruire una dimensione della città fortemente ancorata al turismo culturale e allo straordinario patrimonio che la città possiede”.
Certo l’introito per le casse comunali sarà notevole, circa due milioni l’euro l’anno, e Palermo dovrà essere anche all’altezza di tutte le altre città in cui l’imposta esiste; l’imposta partirà dalla seconda metà di maggio prossimo e prevede un tariffario a seconda della scelta dell’alloggio:
-cinquanta centesimi per alberghi a una stella, bed and breakfast a una stella, ostelli e campeggi;
-un euro per case per ferie, alberghi a due stelle, affittacamere e bed and breakfast a due stelle;
-1,50 per alberghi a tre stelle, bed and breakfast a tre stelle e residence;
-due euro per alberghi a quattro stelle;
-tre euro per alberghi a cinque stelle e quattro euro per quelli a cinque stelle di lusso.
L’imposta non sarà calcolata oltre la quinta notte di pernottamento, e naturalmente ci sono categorie esenti, traduttori e guide turistiche, autisti di pullman, coloro che sono ricoverati negli ospedali insieme ai relativi accompagnatori, le scolaresche in gita, i volontari presenti sul territorio in caso di calamità naturali e tutti coloro che hanno prenotato presso le varie strutture ricettive tramite tour operator entro il 30 ottobre 2013.
Sono 495 i comuni che hanno deliberato per la scelta dell’imposta, naturalmente ne fanno parte le principali città d’arte; in buona sostanza l’imposta di Soggiorno, sempre contestata dalle associazioni di categoria e dagli stessi operatori, permette agli stessi Comuni di far pagare ai turisti che soggiornano nelle strutture ricettive della località una quota per ogni notta trascorsa, in maniera molto variabile da località a località così come prevede il Decreto Legislativo n.23/2011 (norma di recepimento del federalismo fiscale); i regolamenti approvati dalle diverse Amministrazioni Comunali variano moltissimo, sia per quanto riguarda le strutture ricettive i cui ospiti vengono “tassati”, sia la durata del soggiorno soggetta ad imposta, ma anche per eventuali esenzioni dal contributo (bambini fino ad una certa età, portatori di handicap, etc.); pertanto spero che con la tassa di soggiorno Palermo si rinnovi nella complessità dell’accoglienza turistica che purtroppo pecca non poco; sicuramente in una città dove dovrei pagare un imposta per poter girare liberamente quanto meno vorrei non imbattermi in cassonetti della spazzatura stracolmi, puzzo terribile e sevizi di trasporto inadeguati. L’augurio al sindaco Orlando e alla sua Giunta è che possa proficuamente utilizzare questi due milioni di euro l’anno d’incasso previsti, al servizio del cittadino e comunque utili per migliorare sensibilmente la qualità offerta ; credo che sarà utile e necessaria un’azione di monitoraggio sulla qualità e di un eventuale miglioramento dei servizi erogati.
Buone vacanze…