Aldo Bianchini
PADULA – Un libro, una storia di tante vite, soprattutto la vita del prestigioso <<Circolo Sociale Carlo Alberto 1886>> che celebra e festeggia il 128° anniversario dalla sua fondazione. Ma un libro -mi sono chiesto- può rappresentare al meglio la storia favolosa di <<un sodalizio umano e culturale>> nato oltre un secolo fa ? Impossibile e neppure immaginabile che un libro, pur nella sua massima espansione linguistica e letterale, possa riportare passo dopo passo tutte le tappe di una lunga storia fatta di successi, di insuccessi, di ansie, di speranze, di illusioni ed anche di certezze. Un’associazione guidata, sempre e comunque, con la consapevolezza di portare avanti il discorso di <<un’unica metaforica grande famiglia>> che si è mossa dall’800 agli anni 2000 e con la concretezza dell’umiltà lontana mille miglia anche da un semplice filo di arroganza in qualsiasi manifestazione o presenza pubblica della sua <<lunga vicenda esistenziale>>. Poco importa che l’autore del libro, Emilio Giordano, sia nato a Padula; importa, invece, che egli sia uno studioso della letteratura italiana otto-novecentesca, perché soltanto così potremo avere, quando avremo il privilegio di leggere il suo lavoro, l’esatta dimensione del valore dell’opera che dovrà abbracciare, forzatamente, centoventotto anni di storia a cavallo di tre secoli tra la seconda rivoluzione industriale, passando per due guerre mondiali, per arrivare alla cosiddetta <<terza rivoluzione>> quella globale che stiamo vivendo, a mò di vacche magre, dopo il famoso <<Avevamo la luna !!>> dell’Italia del <<miracolo sfiorato>> circa cinquant’anni fa nel periodo d’oro degli anni ’60. Alludo a quel periodo aureo che anche la cinematografia nazionale cercò di rappresentare metaforicamente nel grande film <<Il sorpasso>> di Dino Risi con la superba interpretazione di Vittorio Gassman, che vinse un nastro d’argento e un David di Donatello nel 1962. Sabato 29 marzo 2014, alle ore 16.30, tutti nella sala refettorio della prestigiosa Certosa di Padula per assistere alla presentazione dell’opera di Emilio Giordano che sarà, a mio modesto ed opinabile avviso, anche la prova generale, quasi come le prove d’intesa, tra la cultura e le BCC del territorio. Difatti nell’elencazione dei partners della manifestazione sono stati esposti, caso più unico che raro, i <<logo>> delle tre banche territoriali: Bcc Monte Pruno, Bcc Sassano e Bcc Buonabitacolo (l’ordine di citazione è quello esposto sulla brochure utilizzata anche come invito). Almeno su un punto essenziale delle loro rispettive <<mission>> le tre banche non hanno incertezze: favorire lo sviluppo della cultura sul territorio. E questa di Padula, con la celebrazione del 128° anniversario della fondazione del Carlo Alberto, potrebbe essere un momento di <<prova d’intesa>> per altri e, forse, più importanti impegni che le tre banche dovrebbero portare avanti insieme per la crescita e il rilancio socio-culturale-economico e imprenditoriale dell’intero comprensorio del Vallo di Diano. Strano che una cosa del genere non riesca a nascere e crescere in una zona, vittima da sempre di tagli e di soppressioni, che comunque riesce ad esprimere ed a sostenere tre istituti bancari; cosa questa non riscontrabile in nessun altro comprensorio della nostra provincia. La speranza è che da questa seria e fattiva collaborazione i vertici dei tre istituti riescano a trovare le spinte giuste e necessarie per una collaborazione più intensa, più sicura e più convincente. Ed anche, perché no, per riscrivere <<una storia, tante vite>> (almeno tre nella fattispecie !!) per rimanere nel solco della celebrazione. La manifestazione di sabato 29 marzo vedrà un parterre d’eccezione, forse troppo corposo !!, ma la storia, si sa, è necessario scriverla a più mani ed a più voci: Paolo Imparato, Tiziana Bove Ferrigno, Raffaele Accetta, Donato Pica, Gennaro Miccio, Francesco Vitale, Michele Albanese, Lia Fava Guzzetta, Melo Freni, Giuseppe D’Amico, Anna Rotunno, Michele Pinto, Giovanni Russo ed Emilio Giordano sotto l’abile regia del collega giornalista Lorenzo Peluso. Il posto d’onore, ovviamente, spetterà a Felice Tierno, immarcescibile presidente del Circolo Sociale Carlo Alberto 1886, che con grande dignità e sul filo della perfetta umiltà sta guidando il circolo, come fosse una sua creatura, verso inimmaginabili successi; e dopo 128 anni certamente non è poco.