OSPEDALE di POLLA: le strategie di Sergio Annunziata in danno di Antonio Squillante, Edmondo Cirielli, Stefano Caldoro e forse anche dei Valiante … per favorire De Luca ?

 

Aldo Bianchini

POLLA – Prima di approfondire l’argomento mi corre l’obbligo di ringraziare Sergio Annunziata di non avermi inviato il comunicato del pensionamento del direttore sanitario dell’ospedale di Polla; evidentemente non mi ritiene semplicemente <<un giornalista locale>> (come recita enfaticamente la nota di Erminio Cioffi apparsa su Ondanews) ma forse qualcosa di più importante; ma la ragione di questa distrazione potrebbe essere anche un’altra e cioè che Annunziata almeno nel suo immaginario non mi ha mai inquadrato come giornalista, altrimenti non si spiegherebbe il perché lo stesso ex sindaco mi ignora puntualmente. Potrei essere più cattivo e pensare che mi ignora perché ha paura che io non interpreti i suoi comunicati secondo la sua visione o il suo diktat, ma credo proprio che non mi considera affatto giornalista. Bontà sua !!, io continuo a vivere lo stesso. C’è, però, da rimanere veramente allibiti dinanzi al fatto che l’informazione locale del Vallo di Diano possa farsi strumentalizzare in maniera così macroscopicamente vistosa dalle dichiarazioni palesemente strumentalizzanti di un personaggio, che pur di combattere la sua battaglia di sopravvivenza politica sta cercando di mettere in crisi (per non dire di beffeggiare !!) l’apparato di potere incardinato sulla sanità pubblica provinciale dal centro destra e  basato sulle nomine volute da Edmondo Cirielli e controfirmate da Stefano Caldoro, a partire da quella più importante: Antonio Squillante come direttore generale della ASL Unica di Salerno. Non so se Squillante si sia reso realmente conto del ruolo che è stato chiamato a svolgere; spero di si, altrimenti la sanità pubblica è davvero allo sbando (come dice da tempo il centro-sinistra ma per ragioni prettamente politiche). Quello che sto per raccontarvi, però, non depone decisamente in suo favore. Ma andiamo con ordine precisando subito chi è il personaggio politico che, molto abilmente e con grande scaltrezza, sta cercando di prendere per i fondelli (per non dire altro !!) sia Caldoro che Cirielli e lo stesso Squillante, i quali, al momento, sembra stiano dormendo il sonno dei giusti. Il personaggio ha un nome e un cognome “Sergio Annunziata”,  il quale  è tuttora seduto sulla poltrona di <<presidente della conferenza dei sindaci della ASL>>, pur non essendo più sindaco ormai da un anno; una evidente contraddizione in termini che rende, però, bene l’immagine di quanto sia farraginoso e complicato il mondo della sanità pubblica. Insomma su 158 sindaci della provincia di Salerno chi siede sulla poltrona di presidente? Una persona che non è sindaco e che è cessato da tale carica ormai da un anno; <<contra legem>>, direbbe qualcuno, perché al di là della stessa denominazione <<conferenza dei sindaci dell’Asl>> la sua permanenza su quella poltrona va contro la legge e delinea uno spaccato veramente allarmante e misterioso di quanto sia politicizzato un ruolo così importante. Ma se viviamo in un mondo (anche giornalistico !!) che non riesce ancora a capire la differenza, soprattutto in termini di poteri e di competenze, tra Conferenza dei Sindaci  della ASL  e Collegio dei Sindaci del Distretto è possibile di tutto e di più. Va detto anche che Annunziata si trova su quella poltrona perché fu il risultato di un accordo trasversale tra Antonio Valiante ed Edmondo Cirielli per non consentire a Vincenzo De Luca di mettere le mani anche sulla sanità pubblica provinciale e che la stessa politica oggi non riesce a trovare una soluzione logica al problema che esiste ed è grosso come una casa, anzi quanto un palazzo di dieci piani. Ma lo stratega politicante Sergio Annunziata resta sempre e comunque un uomo che certamente di destra non è; e di questo sembra che gli sprovveduti e imbambolati  Caldoro, Cirielli e Squillante non se ne siano resi conto, a meno che non abbiano altri accordi trasversali con gli stessi Valiante padre e figlio contro il vacillante ex vice-ministro senza deleghe, oppure del solo Annunziata contro tutti in favore proprio di De Luca per assicurarsi un posto nella segreteria provinciale del PD. Insomma “strategie politiche” che potrebbero essere solo supposizioni fantastiche. Veniamo alle notizie, spacciate e strombazzate agli organi di informazione locali che molto astutamente Sergio Annunziata ha trasformato, sul piano politico,  in una vera e propria strumentalizzazione a suo uso e consumo,  in cui tutta l’informazione è caduta e continua a cadere come una “pollastrella“. Ma voglio essere buono, almeno per questa volta, e affermo che nella spudorata strumentalizzazione dell’informazione ci sarei caduto anche io se mi fossi limitato a leggere tutti i report giornalistici che hanno fatto apparire ciò che non è.  Squillante è stato nel Presidio di Polla il 10 febbraio 2014 e sostanzialmente ha detto che non vi sono medici da assegnare o trasferire a Polla, almeno per un anno e mezzo o due anni, tanto è il tempo a suo dire necessario per effettuare le procedure dei concorsi di assunzione, ammesso che la regione Campania dia luogo allo sblocco del “turnover” del personale, ormai bloccato dalla politica da oltre dieci  anni. Il giorno 25 febbraio 2014 nel  pronto soccorso ospedaliero un collega giornalista, votato fino in fondo al suo dovere di informare, ha vissuto sulla propria pelle i disagi pesantissimi dovuti essenzialmente alla carenza di personale sanitario all’interno della struttura ospedaliera; disagi molto noti e sui quali ho più volte scritto. Sulle vicende e sulle criticità  dell’Ospedale, dovute esclusivamente tutte alla ben nota  carenza di personale medico in particolare, si è avventato come un falco affamato lo “stratega” Annunziata per “strombazzare” ai giornali la notizia che il Direttore sanitario va in pensione, omettendo artatamente  di precisare che il pensionamento è dovuto a raggiunti limiti di età; il comunicato diffuso alla stampa è sibillino e lascia ampi margini di interpretazione del tipo <<avete visto, l’ho mandato in pensione, il caso l’ho risolto io !!>>, balle. Se davvero Annunziata avesse il potere di sovvertire la legge Fornero dovrebbero chiamarlo subito a Roma al ministero del lavoro, altro che storie e beghe paesane. Anche di questo i dormienti o tramanti (Caldoro, Cirielli e Squillante !!) non si sarebbero resi conto o lo sanno ma vogliono fare altro; i dubbi vengono fuori dal fatto che la poltrona occupata da Nunzio Antonio Babino è l’unica (sarebbe meglio dire l’ultima !!) in tutta la ASL che non è di nomina politica, essendo Babino vincitore di apposito concorso pubblico per tale ruolo. Ecco perché ci potrebbero essere accordi trasversali e sottobanco; c’è qualcuno da favorire per mettere le mani sull’ultima poltrona non di nomina politica in vista delle prossime europee. E quando si passa da una gestione tecnica (Babino, ndr !!) ad una gestione politica (il suo successore !!) si può sforare tranquillamente ogni tipo di budget imposto dalla stessa Regione o ASL, tanto chi se ne frega, a pagare è pantalone alla faccia della tanto decantata spending-review: vergogna !!. Vi è da premettere che a Polla alcuni giorni fa sono arrivati tre medici (e non ispettori !!) per ascoltare i medici ed il Responsabile della Unità Operativa di Cardiologia-UTIC, relativamente ad una “inchiesta interna” sul caso della morte di una paziente anziana che era stata ricoverata a Polla in UTIC e poi è deceduta ad Eboli il giorno 23 dicembre 2013; insomma, un accertamento interno al Reparto di Cardiologia-UTIC dovuto al fatto che la figlia della de cuius, dipendente della Asl Salerno, ha ritenuto che la mamma non fosse stata ben curata dai medici di Polla; in effetti un ordinario caso di presunta malasanità che Annunziata ha abilmente trasformato in una patacca giornalistica come il <<momento di accertamento delle carenze e di risoluzione politica del caso>>,  facendo andare in tilt lo stesso direttore generale Antonio Squillante (imbambolato più che mai !!) e la vicenda fa capire quanto lo stesso Squillante sia lontano dalla realtà,  se non si rende conto che i fatti sono  ben diversi da quelli propagandati dal presidente della conferenza dei sindaci. Ma badate bene che Annunziata, in tutti i suoi interventi pilotati sulla stampa, parla sempre in maniera generica ed allusiva, una specie di modo di dire e non dire che la stampa locale ha velocemente interpretato come <<la battaglia finale>> per l’accertamento delle responsabilità in danno del malcapitato Babino. Astuta strategia di Annunziata, non c’è che dire, davvero poco attenta la stampa locale, purtroppo; difatti nelle righe dei soliti proclami politici di Annunziata è stato evidenziato che lo stesso, molto scaltramente, ha dichiarato ai giornalisti: << La situazione non è più tollerabile, quindi continuerò a vigilare con attenzione perché si arrivi alla risoluzione definitiva della questione, ripristinando servizi e qualità dell’assistenza sanitaria dell’ospedale di Polla, partendo proprio dal pronto soccorso … il mio contatto con il manager Squillante è continuo. Vigileremo su tutto, senza tralasciare nulla>>. Queste dichiarazioni  non hanno detto  assolutamente nulla di concreto, anzi hanno ripetuto  solo elucubrazioni politiche trite e ritrite ma che colpiscono  l’immaginario collettivo della stampa locale. L’altro episodio sul quale Annunziata si è lanciato a pesce è quello  accaduto ad un collega giornalista (Lorenzo Peluso, ndr !!) in pronto soccorso, come si già detto, il giorno 25 febbraio 2014. A dire la verità lo stesso collega, ben lontano dagli intrighi politici e dai mezzucci politichesi, ha raccontato con dovizia di particolari il suo lungo tempo attesa in pronto soccorso, cercando di fare il suo mestiere e portare un contributo in positivo alla ricostruzione della sanità pubblica. Ma di questo episodio, che potete tranquillamente leggere su www.quasimezzogiorno.it, cliccando su “La storia – Nove ore al pronto soccorso di Polla. La vergogna delle bugie e la mediocrità della politica”, mi riservo di parlarne in un prossimo approfondimento, perché anche questa legittima e valida azione giornalistica del collega è stata fortemente strumentalizzata dallo stesso Annunziata (e non si riesce a capire se anche dallo stesso medico del p.s. !!), che ancora una volta ha dimostrato tutta la sua abilità come stratega per ottenere i suoi personali interessi politici, dimenticando o facendo finta di dimenticare che la colpa della carenza dei medici anche nell’Ospedale di Polla, come in tutti gli altri Ospedali della Regione, è tutta della politica, di cui egli fa parte.  Insomma tutte queste vicende dimostrano che  un personaggio,  il quale occupa una poltrona che non potrebbe occupare, mette in riga anche il direttore generale della ASL, il quale non si rende conto della realtà. Davvero allucinante !!  Ma per esternare fino in fondo il mio pensiero, ritengo di poter affermare che il personaggio Sergio Annunziata  sa fare il suo mestiere di politicante, tuttavia deve stare attento a non calpestare la dignità degli Operatori dell’Ospedale di Polla. Quelli che secondo me hanno gli occhi chiusi e farebbero bene a svegliarsi sono gli altri tre, di cui ho detto e dei quali è perfettamente inutile ripetere le generalità. Se continuano a dormire il sonno dei giusti, quando si sveglieranno non troveranno neppure più la poltrona di “direttore generale” e sarà ormai troppo tardi. Alla prossima.

2 thoughts on “OSPEDALE di POLLA: le strategie di Sergio Annunziata in danno di Antonio Squillante, Edmondo Cirielli, Stefano Caldoro e forse anche dei Valiante … per favorire De Luca ?

  1. Lo stesso Annunziata che, candidato alla segreteria di via Manzo, urlava al vento brogli e inciuci nelle votazioni ma, il giorno dopo è stato visto a braccetto con Nicola Landolfi e, guarda caso l’allarme è subito rientrato. Un personaggio dal doppio volto che, sotto la bandiera renziana cerca la gloria personale a discapito della legalità e della razionalità. I brogli nel Pd ci sono stati e ci sono ancora ma lui però, oramai alla corte di Vincenzo De Luca, ha accettato il compromesso e dorme sonni felici. Oggi lo ritroviamo a far da sentinella al Luigi Curto, accusando chi, forse, ha gestito in maniera trasparente o, quantomeno, ha cercato di farlo secondo schemi fossilizzati da decenni. La realtà è che la sanità ( e non solo ) nel Vallo di Diano è un contenitore di voti e, Sergio Annunziata, con ambizioni politiche ancora da definire nella sua mente, vorrebbe far sua la possibilità di sfruttare questa opportunità vestendo panni da rivoluzionario. Caro Direttore, questo è il Vallo di Diano, un territorio gestito secondo criteri stravaganti e di facile interpretazione che lo hanno ridotto a mendicare anche i diritti sacrosanti che la nostra Costituzione ci garantisce. L’ospedale di Polla è destinato a chiudere, è stato scritto, gli accordi sono già fatti, il comprensorio dovrà varcare i confini e usufruire dei servizi che la Basilicata con astuzia e furbizia sta mettendo a disposizione. La sceneggiata di Annunziata, è l’ennesima testimonianza di una politica affine al palazzo che, opta per la poltrona dimenticando volutamente la reale esigenza dei cittadini.

    Complimenti per l’articolo che come sempre rende giustizia e smaschera i misfatti.

  2. Questo consueto uso della virgola tra il soggetto e il predicato verbale smaschera Antonio.

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