Le nuove tensioni verificatesi sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme hanno portato alla chiusura del luogo sacro ai visitatori per timore di nuovi attacchi. Il caos si è generato ieri in mattinata quando un gruppo di palestinesi ha iniziato a lanciare pietre contro alcune persone in visita alla Spianata delle Moschee. Secondo un portavoce della polizia israeliana, ieri mattina le autorità sioniste sono state costrette ad intervenire per disperdere i manifestanti palestinesi, abbandonatisi ad atti di violenza contro i visitatori del luogo sacro situato al centro di Gerusalemme e fortemente conteso per la sua importanza per le tre religioni, ebraismo, cristianesimo e islam. Fonti locali hanno comunicato che due poliziotti sono rimasti feriti dal lancio di pietre da parte di tre manifestanti che,successivamente,sono stati fermati dalle autorità locali, le quali hanno presidiato il luogo per consentire la visita dei turisti. L’intervento della polizia israeliana è stato molto contestato dal Movimento islamico che, tra l’altro, ha accusato l’incontro al Parlamento israeliano previsto in serata per discutere un progetto di annessione della Spianata delle Moschee. Tale proposta di legge è stata formulata da un deputato membro dell’ala più radicale dei Likoud- partito di Benyamin Netanyahou, MoshéFeiglin. L’applicazione della sovranità israeliana al luogo sacro, noto con il nome Monte del Tempio per gli ebrei, incontra la piena opposizione dei musulmani, per i quali la Spianata costituisce il terzo luogo sacro dell’Islam, chiamato in arabo Santuario Nobile.
direttore: Aldo Bianchini