Libano: nasce governo di unità nazionale

                                                 

 Maria Chiara Rizzo

“Dopo dieci lunghi mesi di lungo e duro lavoro, finalmente è venuto alla luce un governo di unità nazionale”- queste sono le parole con cui il nuovo Primo ministro libanese sunnita,Tammam Salam,ieri, ha commentato la nascita del nuovo governo, alla fine di 10 mesi di stallo dalla sua designazione nell’aprile 2013, arrivata in seguito alla rassegna di dimissioni dell’ex premierMikati. Dei 24 membri che comporranno il nuovo esecutivo, 8 ministri saranno scelti tra la coalizione del “14 Marzo”, di orientamento filo-occidentale e antisiriano e guidata dall’ex primo ministro SaadHariri, e altri 8 tra quelli del blocco “8 Marzo”, rappresentato da due formazioni sciite, Hezbollah, sostenitore del regime siriano di Assad, e da Amal. Insomma, il nuovo governo libanese include amici e rivali ma, secondo Salam, il “cocktail” costituirà “la migliore formula in grado di affrontare sfide politiche, economiche e sociali del Paese dei Cedri”. I restanti 8 ministri verranno scelti tra la cerchia del presidente Suleiman, considerato come neutrale, e del leader druso Joumlat, considerato centrista.Il premier Salam ha spiegato che questo schema politico è stato messo a punto in modo da non consentire a nessuno dei due gruppi rivali , la coalizione del 14 Marzo e quella dell’8 Marzo, di esercitare il diritto di veto sulle decisioni del governo, evitando, così, impasse.

La formazione del nuovo governo si colloca in una fase storica delicata per il Libano, a causa del ciclo inarrestabile di violenze e attentanti legati al conflitto siriano, che acuisce divisioni politiche e tensioni confessionali interne tra sunniti e sciiti, generalmente identificati rispettivamente come sostenitori dei ribelli –per l’appartenenza allo stesso orientamento religioso – e fautori del regime alauita (branca dello sciismo) di Assad.

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