Antonio Citera
NAPOLI – Fermento o quasi, solite polemiche e soliti colpi di spugna in grembo al PD campano, la storia è sempre la stessa. Domenica dovrebbe essere eletto il Segretario Regionale, colui che in teoria dovrebbe traghettare e rappresentare i democrat nell’Italia sbandata. Stordita dagli eventi, dalla non politica, dalla corsa alle poltrone. Un appuntamento quello di domenica che vede contrapporsi tre nomi, Michele Grimaldi, Assunta Tartaglione e Guglielmo Vaccaro. Un appuntamento che come spesso accade si tinge di giallo ma, tutto secondo canoni prestabiliti e collaudati. Una corsa all’ultimo minuto, all’ultimo nome utile per consumare le liste e blindare i territori. Respinto il ricorso di Grimaldi che contestava la presentazione oltre i limiti di tempo dei suoi sfidanti, la battaglia ( si fa per dire ) comincia a suon di slogan e di promesse che, da decenni sono sempre le stesse. Si vota domenica dalle 8 alle 20, verranno eletti oltre al segretario anche i membri della nuova assemblea regionale. Per essere eletto, il Segretario, dovrà ottenere il 50% più 1 dei voti altrimenti, toccherà all’assemblea eleggerlo con la stessa maggioranza su indicata. I seggi, saranno dislocati in tutto il territorio, ogni elettore non iscritto al partito, dovrà contribuire con la solita somma di 2 euro. I sondaggi danno per certa la vittoria di Vaccaro, amico intimo del Premier Enrico Letta e nemico dichiarato ( politicamente parlando) del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Una sfida nella sfida che, sancirà la leadership non solo del personaggio ma, di un’intera corrente anche, e soprattutto, in vista delle Regionali dell’anno prossimo.