BCC/MPR: con Istituto superiore “Leto” nasce il progetto “scuola-lavoro”

 

Maddalena Mascolo

TEGGIANO – Una nuova brillante iniziativa della Banca Monte Pruno di Roscigno e Laurino, con sede centrale a Sant’Arsenio, che questa volta con l’ istituto di Istruzione Superiore “Pomponio Leto” di Teggiano dà il via al progetto “Scuola-lavoro”. Un progetto teso a far conoscere agli studenti che frequentano la scuola superiore di Teggiano anche il mondo del lavoro e, soprattutto, il mondo legato alle realtà imprenditoriali presenti nel Vallo di Diano. “Io penso che tutto il mondo della scuola del Vallo di Diano debba essere riconoscente alla Banca Monte Pruno, soprattutto nella persona del suo direttore generale Michele Albanese,  per quanto sta facendo in questo campo da ormai tantissimi anni– riferisce il dirigente scolastico dell’istituto superiore di Teggiano Rocco ColomboNon c’è scuola, infatti, da  Sala Consilina a Polla, da Sant’Arsenio a Teggiano, che non abbia sperimentato l’attenzione della banca nei confronti degli studenti. Ed è grazie a questo rinnovato rapporto con la Banca Monte Pruno se la scuola superiore di Teggiano, ora, può davvero pensare in grande, cercando di porsi obiettivi straordinariamente ambiziosi”. Dieci gli studenti che frequenteranno lo stage presso la filiale di Teggiano della Banca Monte Pruno, accompagnati dalla professoressa Maria Pia Aldorasi. Il progetto “scuola-lavoro” attivato dall’Istituto superiore di Teggiano, ha trovato collaborazione tra moltissime altre realtà imprenditoriali presenti sul territorio, tra cui l’Opera Giovanile “Juventus” di Sala Consilina, la casa di Riposo “Mons. Umberto Altomare” di Teggiano,  il Dipartimento di salute mentale dell’ospedale di Polla, il caseificio “Fratelli Starace” di Sassano e il Centro di Analisi Cliniche di Padula. Al progetto aderisce, inoltre, anche l’istituto comprensivo di Teggiano diretto dal preside Salvatore Gallo. Non c’è che dire, un’altra tappa fondamentale della politica di espansione adottata da tempo dalla BccMpr diretta da Michele Albanese; coinvolgere i giovani studenti in progetti impegnativi è anche il segnale del cambiamento cui la scuola, di ogni ordine e grado, deve adeguarsi in un mondo globale che da alcuni decenni, in altri Paesi, ha già trasformato il “pianeta scuola” in una moderna concezione del sapere che non può essere più vincolato  alla cosiddetta scuola nozionistica che calzava a pennella tra la seconda rivoluzione industriale e la seconda ed ultima guerra mondiale. Una nota di merito, ovviamente, anche al nuovo dirigente scolastico del Pomponio Leto, Rocco Colombo, il quale da profondo conoscitore della comunicazione ha capito prima di tutti che la scuola deve proiettarsi anche all’esterno per maturare esperienze utili agli stessi studenti che, certamente, inco9ntreranno poi minori difficoltà di inserimento.

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