Barbara Filippone
Stamattina un evento di notevole importanza ha visto protagonisti i libri e la rinascita della cultura a Palermo, infatti è stato inaugurato il ripristino del servizio di consultazione dei manoscritti rari della Biblioteca Comunale in Casa Professa. Quest’ultima infatti è la più antica biblioteca pubblica della città, con oltre 370 mila documenti e costituisce una fonte fondamentale di testimonianze per la ricostruzione della storia e della cultura siciliana, nazionale ed europea tanto da essere considerata una fra le più importanti biblioteche pubbliche italiane.
Come lo stesso sindaco ha dichiarato: “I lavori, che sono stati eseguiti mantenendo le scadenze fissate, da oggi danno nuova vita a questo splendido spazio che è il cuore della Biblioteca comunale di Palermo. Inoltre – conclude Orlando – abbiamo messo in sicurezza 7 mila volumi che giacevano abbandonati e non utilizzabili a Palazzo Marchesi (altro palazzo storico, sede del Tribunale d’Inquisizione nel 1500), attraverso l’ausilio anche di tecnologie avanzate. Tutto questo da lunedì sarà fruibile agli studiosi e ai cittadini e in un mondo nel quale esaltiamo il digitale, consegniamo loro un inno al cartaceo”.
Per me che adoro i libri nella loro versione cartacea è stata un’ottima notizia.
Il progetto ha così interessato l’integrale recupero delle librerie lignee delle Sale storiche lettura e schedari della Biblioteca Comunale, per consentire un idoneo stato di conservazione ai libri. L’impegno economico è stato di € 422.522,44 diviso per la salvaguardia delle librerie e per la salvaguardia dei beni librari. Tutto ciò a vantaggio degli appassionati, infatti come ha dichiarato l’assessore alla Cultura Francesco Giambrone: “Con il ripristino del servizio di consultazione dei manoscritti e rari della Biblioteca comunale, poniamo fine ad una emergenza gravissima della città. Torna fruibile per gli studiosi di tutto il mondo una parte preziosa del patrimonio librario della città che rappresenta un altro tassello verso la normalità. Il progetto non è soltanto di rimettere in fruizione il patrimonio ma anche di utilizzare progressivamente le sale lignee della Biblioteca comunale che diventerà un grande polo culturale della città”.
Credo sia estremamente importante la salvaguardia di queste opere e la conservazione di ciò che è stato, specie in un momento come questo in cui i giovani non vedono un futuro, almeno questo è il messaggio che giorno dopo giorno sembrano ricevere anche dai media… pochi ambiscono a dei progetti veri ed autonomi, è necessaria una tale tenacia che non tutti ci riescono, quindi diventa di fondamentale importanza la cultura e di conseguenza chi la sostiene, e questa può giungere da un libro, da internet o addirittura dall’invito di papa Francesco: “I giovani sono la forza per andare avanti; i vecchi sono la memoria del popolo, la saggezza. Non ci può essere sviluppo autentico, né crescita armonica di una società se viene negata la forza dei giovani e la memoria dei vecchi. Un popolo che non ha cura dei giovani, dei vecchi non ha futuro. E’ per questo che si deve fare tutto quanto è possibile per tenere viva la memoria, con lo sguardo rivolto al futuro”. E la memoria può tenerla viva anche una biblioteca, con la conservazione di quanto è stato, trovando sempre una ragione per andare avanti, il tutto in maniera trasversale, perché se si avesse semplicemente voglia di consultare un libro si DEVE poterlo fare; chiunque DEVE avere questa possibilità, così si può crescere insieme…
E da oggi la mia città regala questa possibilità.
Buone letture….