E’ ai nastri di partenza Schola Felix, un incubatore culturale e di imprese della new vision, nato nel 2012 da un’idea di Antonio Barrese, artista e designer milanese con anni di esperienza nel campo, e di Stefania Gaudiosi, progettista di sistemi socio culturali.
Ad oggi, è quasi terminata la fase di raccolta fondi e di costituzione degli assetti societari; è in programma per la prima metà del 2014 la fase operativa dedicata attività preparatorie affinché si possa partire con la didattica nel quarto trimestre dell’anno.
Ho incontrato gli ideatori di questo progetto, Antonio Barrese e Stefania Gaudiosi, per capire quali siano le caratteristiche peculiari dell’incubatore e quali siano i suoi elementi innovativi.
Cos’è la Schola Felix ed in cosa si differenzia rispetto agli altri incubatori d’impresa?
Schola Felix è un incubatore culturale, non una scuola! Non è neppure un’università, un master, un corso di formazione o altro legato alla sola didattica.
Il nome Schola indica un luogo di ritrovo intellettuale, un luogo di esperienza dove si impara progettando, sviluppando, producendo e confrontandosi (a differenza delle scuole consuete che si limitano alla teoria.
Felix allude alla prospera Campania dell’antichità. Sottolinea la necessità di recuperare l’idea di felicità, intesa nel suo significato originario di fecondità produttiva, capace di realizzare desideri profondi.
Una felicità non ferita o resa paradossale dal consumo di risorse sempre meno disponibili, ma radicata nella speranza di rendere concrete prospettive e idee, attraverso la valorizzazione di risorse latenti e insospettate.
Non a caso è stata scelta come sede Contursi Terme, in provincia di Salerno, nel cuore della Regione Campania all’interno del Parco del Sele, in un territorio ancora incontaminato in cui la natura è ancora protagonista, e può fungere da fonte di ispirazione ed essere un quadro di riferimento per l’incubatore.
ScholaFelix è il luogo dell’esperienza in cui, guidati da un Maestro, si sviluppano progetti straordinari che, non a caso, hanno un nome proprio che li identifica e li distingue:
Quali sono i principi su cui si basa l’attività di Schola Felix?
ScholaFelix è fondata sull’Arte, il Design Territoriale e la Moda, che sono anche i modelli su cui si baseranno i moduli dell’offerta formativa.
L’Arte possiede il valore comunicativo più alto ed è il vero laboratorio dell’innovazione.
Tutti ricordiamo la Cattedrale di San Pietro, ma pochi conoscono i Papi che la hanno commissionata, anche se il desiderio di essere ricordati e di rendere eccellente la loro reputazione, sono evidenti.
Il progetto e l’edificazione di San Pietro occupò migliaia di artigiani e la sua magnificenza ha contribuito a fare di Roma una delle più straordinarie città del pianeta.
Consapevole di questa “potenza” il Modulo Arte produrrà opere che coinvolgono, valorizzano, esaltano e fanno conoscere il territorio ospitante.
I valori che ScholaFelix riconosce all’Arte/Techné si proiettano anche sugli altri Moduli.
Il ModuloDesign Ambientale gode, in più, del prestigio riconosciuto al Design italiano.
Realizzerà progetti realmente utili al territorio, socialmente innovativi e notiziabili e li trasformerà in realtà produttive, in servizi e in sviluppo occupazionale.
Il Modulo Moda è voluto perché l’abbigliamento e lo stile italiano hanno fatto conoscere il meglio del nostro Paese. Inoltre la moda sta avviando profonde innovazioni che ScholaFelix contribuirà a delineare.
Queste linee programmatiche sviluppano un’elevata innovazione, nuovi punti di vista, consapevolezza della necessità di estremizzare la qualità.
Quali saranno i punti di forza della formazione?
Grandissima importanza verrà dedicata alla formazione; Schola Felix verrà diretta da professionisti, professori ed esperti di prestigio internazionale, cercando di puntare in particolare al recupero del patrimonio culturale, ideale ed innovativo italiano, che è stato ed è da sempre la chiave di successo del nostro sistema, e che mai come ora rappresenta il nostro punto di forza, vista la crescente globalizzazione mondiale e la competizione con i paesi emergenti con bassa manodopera e prodotti standardizzati a basso costo.
Come si svilupperanno in concreto questi moduli?
Scopo dei progetti è di contribuire alla rinascita del Sud e della Valle del Sele.
Ciascun progetto dovrà avere le seguenti caratteristiche
– possedere una grande forza di coesione sociale.
– essere da esempio di qualità, caratteristica essenziale da cui non si può prescindere.
– essere capace di coinvolgere energie ideali, culturali, sociali, industriali e professionali.
– creare occasioni di lavoro e favorire la nascita di nuove imprese.
I progetti che annualmente ciascun Modulo sviluppa sono complessi e svolti in ogni loro parte, fino alla realizzazione e alla costituzione, per ciascuno di essi, di una società di scopo incubata da Germina e attiva nel territorio. Germina, una società collegata di Schola Felix, avrà il compito di integrare tra loro i tre moduli ed incubare le diverse società che nasceranno e si formeranno sviluppando progetti d’azienda nati dallo sviluppo e dall’interpretazione dei tre moduli.
I progetti realizzati richiederanno competenze, contributi e coralità partecipativa in vista della creazione di un Bene Comune, tema di grande attualità che potrà rappresentare un volano di sviluppo vincente per i nostri territori in un periodo di forte crisi, come quello che stiamo vivendo
Riuscire a realizzare ScholaFelix nella Valle del Sele o in territori simili (in Italia ce ne sono tanti, a cominciare dai distretti industriali in sofferenza), in questo momento economico, è come essere capaci di edificare le Piramidi nel deserto.
Il territorio ne trarrà un vantaggio assai superiore a quello dovuto alla normale dissipazione di fondi pubblici in iniziative senza capo né coda: senza Arte e senza Progetto.