Maddalena Mascolo
SALERNO – Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo una nota del coordinatore cittadino di Salerno di Forza Italia, Antonio Roscia, sul calo di popolarità del sindaco Vincenzo De Luca. <<Secondo la Governance Poll 2013 – l’analisi che Ipr Marketing realizza ogni anno per Il Sole 24 Ore misurando il gradimento ottenuto dai protagonisti della politica locale – il sindaco più amato di Italia è di Forza Italia: Alessandro Cattaneo, primo cittadino di Pavia, il quale passa da un 54,4% di voti il giorno della elezione ad un attuale 68% di consensi, aumentando del 13,6%. Il nostro sindaco Vincenzo De Luca risulta tra i sindaci più apprezzati d’Italia, essendo al terzo posto della graduatoria ma anche tra quelli con la maggior perdita di consensi negli ultimi anni. Questo è il dato davvero importante. Una perdita di consensi, lenta ma inesorabile, poiché passa dal 74,4% del giorno della elezione ad un più morigerato 66% con una perdita secca di consenso di circa il 9%. davvero un risultato pessimo per la gestione amministrativa di De Luca dopo la sua elezione. Due anni nei quali i cittadini salernitani hanno preso sempre più coscienza della realtà in cui vivono e delle prospettive future. Sono migliaia i salernitani che non nutrono più fiducia nei confronti dell’attuale sindaco, la cui incompatibilità prima ancora che giuridica inizia ad essere anche politica. Forza Italia Salerno riconosce il valore del consenso del Sindaco De Luca ma riconosce anche la netta inversione di tendenza politica che anno dopo anno evidenzia sempre più un enorme calo di popolarità e consenso. Forza Italia lavora insieme a tutta l’area moderata, riformista, liberale, cattolica, di centro e di destra affinché vi sia un cambio di rotta per la nostra città, chiedendo la partecipazione dei cittadini ad un progetto comune di autentica libertà e innovazione>>. Fin qui il comunicato stampa di Antonio Roscia che abbiamo pubblicato integralmente. Ci viene spontaneo, però, osservare che, con il calo di popolarità di quasi tutti i personaggi rispetto alla precedente classifica e con il terremoto rottamatorio che c’è stato nel corso dell’anno 2013, aver conservato la terza posizione in classifica con un calo del 9% dei consensi che comunque rimangono altissimi non è un fatto che può essere sbandierato dalla “presunta opposizione salernitana” contro il sindaco De Luca che resta, invece, ben saldo sulla sella della sua poltrona anche a disdoro9 dei tanti suoi detrattori. L’enfasi è bella ma deve essere giustamente e sempre dimensionata ai fatti, e non ci pare che Antonio Roscia lo abbia fatto.
Gentile Sig.ra Mascolo, non ha letto bene la classifica. De Luca è tra quelli che perdono maggiori consensi . Il fatto è questo. Nessuno ha negato l’ ottima posizione in graduatoria: se legge meglio il mio intervento se ne accorgerà. Chapeau al Sindaco ! Ma il dato politico va letto bene: nella città della metropolitana e delle luci d’ artista il Sindaco é in forte calo ossia qualche migliaio di cittadini non lo voterebbe più. Siamo nell’ ambito dei sondaggi , beninteso , ma è miopia non comprendere che evidentemente esiste oggi una opposizione credibile, altro che virtuale.Forza Italia sta lavorando con serietà e calma, giorno dopo giorno. L’ orizzonte è lungo e il cammino è impervio, me ne accorgo sempre di più. Anche leggendo note come la sua. Con stima.
Gentile signor roccia, sarà pure in netto calo, come sostiene lei, ma non si vede neanche da lontano il secondo. Sarà fermo per uno spuntino, tanto gli inseguitori non gli danno pena. Inoltre, ci si chiede, ma i numeri sono un’opinione? Terzo in Italia e da come lei descrive il quadro sembra tutto allo sfascio. Infine, sempre se i numeri non sono un’opinione, ci si chiede come si fa a dare peso al 9% in meno e non al 66% che resta la stragrande maggioranza dei salernitani (2/3). Ma, infine, ci si chiede: il 75% doveva pure aumentare? Forse pure voi dovevate votarlo perché ciò fosse. In altri termini il calo pare del tutto fisiologico nell’attuale contesto. Un osservatore neutrale. Che crede, come tanti, che si fa presto a criticare gli altri e che sarebbe meglio fare per farsi giudicare piuttosto che dire (di altri)