SALERNO – Dai festeggiamenti per Santa Barbara (protettrice dei Vigili del Fuoco e dei Minatori) con cerimonia in una delle due canne dell’opera in galleria che unirà l’area portuale di Salerno alla zona del Cernicchiara sono venute fuori complessivamente tre belle notizie. La prima, in assoluto, è il silenzio del sindaco e viceministro senza deleghe Vincenzo De Luca. Finalmente !! forse ha capito che non sempre è il caso di spararle così come gli viene e che con la stampa val bene la pena ogni tanto di assumere atteggiamenti di “autotutela”. Soprattutto quando si ha la netta sensazione di non poterla più governare come, invece, è accaduto negli ultimi anni. La seconda bella notizia, ma prima per importanza, è l’annuncio proclamato a voce alta dal presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata, circa i tempi per la conclusione della gigantesca opera. Secondo Annunziata saranno sufficienti altri venti mesi per completare la famosa Porta Ovest. Per la precisione il presidente avrebbe detto: <<In venti mesi completeremo Porta Ovest, siamo partiti col piede giusto>> (fonte Il Mattino e La Città del 5 dicembre 2013). Dando qualche mese in più, per ogni eventuale difficoltà, l’opera dovrebbe essere bella e pronta per la fine del 2015 … vedremo !! Non ero presente alla cerimonia e, quindi, non sono in grado di aggiungere altro rispetto a quanto riferito, attraverso i report, dalla stampa locale. Se fossi stato nei panni dei colleghi presenti, però, avrei chiesto maggiori lumi su un’affermazione così netta e tanto sicura pur in presenza di un lavoro pubblico molto difficile ed articolato; difatti dai report non si capisce se il presidente Annunziata per lavoro completo intendesse riferirsi soltanto all’opera perfettamente funzionante da “chiavi in mano” (come si dice in gergo !!) oppure all’apertura della luce (entrata-uscita) delle due gallerie. Questo non è un particolare irrilevante perché un conto è sforare la montagna, altro è l’opera perfettamente utilizzabile. Comunque sia un dato certo ed inoppugnabile è stato lanciato sul tappeto da un personaggio, Andrea Annunziata, che non è assolutamente abituato ad annunci roboanti da tribuna elettorale perché conosce benissimo le pastoie e gli imbuti burocratici che, dal dopoguerra ad oggi, caratterizzano e frenano le grandi iniziative di carattere pubblico; e Porta Ovest è certamente una grande iniziativa pubblica. Ma Annunziata ha sottolineato anche un altro aspetto non meno importante, quello dei controlli che nel pubblico assumono sempre le fattezze di mostruose difficoltà e di inestricabili e bui tunnel, quasi come i due grandi tunnel che dovrebbero, a medio termine, garantire alla Città maggiore sicurezza e un ottimo biglietto da visita per crocieristi e turisti (come ha detto lo stesso Annunziata). Ovviamente il presidente dell’Autority non si è fermato qui e, senza toni enfatici ed apodittici, ha parlato con serena fermezza dei controlli che nel pubblico sono sempre lenti e farraginosi; senza mai mettere in dubbio la legittimità degli stessi controlli (per un uomo delle istituzioni sarebbe stato il massimo !!) ha, però, preteso che essi siano veloci e concludenti. Sono perfettamente in linea con il pensiero di Andrea Annunziata, difatti non è più tollerabile che i controlli, semmai negativi, arrivino ad opera già quasi compiuta per farla precipitare tra le tante cattedrali nel deserto o ecomostri di cui il nostro Paese è stracolmo. Ecco come si deve comportare un uomo dello stato, come è Annunziata; è doveroso esprimere il proprio pensiero e richiedere con forza la puntuale applicazione delle norme senza la necessità di gridare ai quattro venti, alla don Chisciotte, cose ovvie che sono sotto gli occhi di tutti. Anzi il presidente Annunziata ha detto, se vogliamo, cose molto più gravi di quelle che gridava e grida quotidianamente De Luca, senza scadere nelle note, populiste e solitarie esternazioni pubblico-televisive. In quest’azione il presidente rasenta i limiti della perfezione in una sorta di equilibrismo politico (che solo gli uomini di una certa scuola possono garantire !!) tra la politica e le istituzioni, senza offendere nessuno ma richiamando ognuno alle proprie responsabilità. Un’altra annotazione mi sembra doverosa. Non so quanto e come la protesta, anche questa garbata, del sindacalista Luigi Ciancio possa essere presa in considerazione, fatta la dovuta tara tra la realtà e la farneticazione sindacale. Se davvero non c’è nessun salernitano impegnato nei lavori della Porta Ovest è giusto che il presidente Annunziata si faccia carico, con la sua serena obiettività, di questo problema sedendosi ad un tavolo di trattative costruttive senza liquidare platealmente con un allusivo gesto della mano il problema (come ha fatto De Luca alla festa di Santa barbara !!). Dall’uomo Andrea Annunziata mi aspetto soluzioni e non esternazioni. Qualche settimana fa avevo, in un precedente scritto sull’Autorità, accennato alla possibilità di nominare nella persona di Andrea Annunziata un super-presidente delle Autority di Napoli e Salerno. Questa la considero una soluzione praticabile per mettere ordine nell’ingarbugliato e farraginoso “mondo napoletano”; non praticabile, invece, la soluzione proposta dal ministro Lupi che ha suggerito l’unificazione della due Autority in una avente sede a Napoli. Così è assolutamente assurdo e bene ha fatto l’imprenditore Agostino Gallozzi a mettere le mani avanti . Essere facogitati da Napoli potrebbe voler dire anche la fine di ogni autonomia per la portualità di Salerno con grave ripercussione su tutta l’economia territoriale. E questo, sinceramente, non possiamo permetterlo a nessuno.
direttore: Aldo Bianchini