JESI – Una vicenda che purtroppo non ha trovato spazio sui giornali del luogo , forse troppo impegnati in cronaca politica e, gossip mondano. Un quartiere Jesino che vive nella paura, soffocato dal malcostume di un gruppo di extracomunitari privi di senso civico.
Una storia per certi versi che fa accapponare la pelle. Famiglie intere specialmente nella zona Giacomo Acqua-Imbriani ,costrette a barricarsi in casa per paura di ripercussioni da parte di un gruppo di cittadini extracomunitari che in balia dell’effetto di alcool e di droghe, semina il terrore e minaccia l’incolumità fisica di centinaia di persone che risiedono nella zona. I misfatti si consumano prevalentemente nei pressi di un locale/negozio, luogo di ritrovo di questi personaggi incivili e, vanno, dalle risse continue a veri e propri strip tease a cielo aperto, i muri delle case usati come bagni pubblici, urla e mancanza di senso etico fanno da cornice a una situazione che da anni si perpetua nel silenzio e nel diniego da parte di chi dovrebbe garantire l’ordine pubblico e, tutelare l’armonia delle persone. Centinaia gli appelli, al sindaco, alle forze dell’ordine, agli organismi competenti, hanno portato solo una calma apparente durata qualche giorno. Gli abitanti sono allo stremo e oggi gridano il loro dissenso, lo fanno tramite una petizione che nei prossimi giorni, sarà inoltrata al Procuratore della Repubblica di Ancona, con la speranza che si metta la parola fine a questa detenzione forzata. Una vicenda che abbiamo toccato con mano e, abbiamo documentato con le dichiarazioni di chi questo incubo lo vive quotidianamente.
<< Una situazione insopportabile – ci dicono gli abitanti -, che in zona Giacomo Acqua-Imbriani nostro malgrado si protrae da circa sette anni e che nel corso del tempo tra alti e bassi è peggiorata di anno in anno, e cioè del comportamento dei clienti del locale/negozio di cui in oggetto locato a stranieri, i quali oltre, a schiamazzare a tutte le ore e soprattutto nelle ore serali e notturne, a parlare tra loro a voce altissima, a parlare al cellulare come se stessero in aperta campagna, senza tener conto che in realtà si trovano in pieno centro abitato, ad ubriacarsi, a vomitare, a litigare e picchiarsi…, danneggiando a volte anche le auto in loco parcheggiate, come se non bastasse, senza ritegno, compiono atti osceni in luoghi pubblici, fanno i loro bisogni nei muri delle nostre abitazioni come se fossero dei gabinetti a cielo aperto, lasciando a terra di tutto e di più come una discarica… tutto questo fuori dal locale e di fronte ai nostri occhi impotenti, senza fermarsi neanche in presenza di bambini o di auto che passano o che parcheggiano, incuranti di tutto e di tutti . Si servono delle nostre fioriere- continuano – utilizzandole come gabinetti o cestini per la spazzatura; utilizzano i loro bidoni della differenziata come tavolini ove appoggiano le bottiglie di birra o vino e versano i loro alcolici nei rispettivi bicchieri, e a volte portano fuori anche gli sgabelli ove si accomodano, non potendolo forse fare all’interno lo fanno fuori??? ma dove siamo e dove andremo a finire se non si mette un freno a tutto ciò? Sono anni, giorno dopo giorno che questo negozio/locale commercia esclusivamente con bottiglie e bottiglie di birra e anche vino, si fosse visto uscire qualcuno con un panino o con un kebab! Mai visto. Segnaliamo inoltre che questo locale, a volte, è anche fonte e punto di ritrovo di persone poco raccomandabili che si scambiano forse qualcosa di poco lecito e di donne di malaffare che passeggiano in su e in giù e che si apprestano a salire nelle auto che passano lungo Via Giacomo Acqua e lungo Via Imbriani. E’ un’indecenza, – continuano – uno schifo allo stato puro e l’indecenza più grande è che nessuno fa niente per risolvere il problema, tra l’altro a circa 100 mt in Via Buozzi di questo genere di negozio/locale ce n’è pure un altro. Lasciare nel degrado una zona come questa, che pur non essendo un quartiere residenziale, è comunque una zona centrale a due passi dal Corso e dalla Piazza della Repubblica, ci sembra non essere un bel biglietto da visita (anche per chi non è del posto) e si trova qui anche solo di passaggio, in balia delle onde in mano completamente a queste persone che indisturbate sia giorno che di notte agiscono a loro piacimento senza una regola, è veramente assurdo e anche pericoloso. Ricordiamo che oltre alle abitazioni di persone rispettabili in questa zona ci sono anche attività di persone altrettanto rispettabili che, a causa di tutto ciò risentono negativamente di questa situazione e che sono impotenti e di questo passo sono costretti a chiudere! A nostro avviso ci sembra essere un segnale di enorme inciviltà, che oltre a creare un forte disagio crea anche una situazione di degrado senza pari, che si aggiunge tra l’altro ad un degrado già preesistente. Crediamo di aver sopportato abbastanza e che sia arrivato il momento di porre fine a tutto ciò, anche perché non vorremmo si facessero delle distinzioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, in quanto anche noi contribuiamo attivamente all’economia comunale, pagando puntualmente le tasse che per legge sono dovute.
Tante sono state le nostre telefonate, i nostri appelli, concludono – nei casi limite ove veniva richiesta la presenza di Forze dell’Ordine, soprattutto di sera e di notte, ma tutti all’unisono ci hanno risposto che più di tanto non si può fare…. che, a voce, non avreste potuto far niente o poco, giusto l’intervento atto a risolvere il problema momentaneo, che però non è la soluzione effettiva e che bisognava pertanto scrivere, e questo stiamo facendo >>.
Un pezzo veramente bello, che ha saputo perfettamente cogliere e trascrivere i nostri disagi, la nostra rabbia e la nostra paura….!!!
Un grazie di cuore al direttore che chi ha dato voce…!!!!!
Siamo stanchi di vivere barricati in casa: il nostro quartiere è nelle mani di persone poco raccomandabili, e noi siamo sommersi dalla spezzatura e subiamo continuamente sopprusi….siamo stanchi delle urla di persone ubriache….siamo stanchi delle risse che fanno a qualsiasi ora del giorno e della notte…….vogliamo vivere trannquilli siamo cittadini rispettabili che pagano le tasse!!!!!
Grazie perchè almeno voi ci avete ascoltato!!!!
RIVOGLIAMO INDIETRO IL NOSTRO QUARTIERE, DOBBIAMO RIACQUISTARE I NOSTRI DIRITTI…..
Grazie. Finalmente qualcuno si occupa di noi!
Speriamo serva a mettere la parola fine a tutto ciò.
Buongiorno sono Sara Ferreri del Carlino di Jesi, noi seguiamo da tempo i problemi di sicurezza di Portavalle e San Giuseppe e siamo interessati qualsiasi segnalazione.
Pertanto lascio qui il mio recapito mail
sarafe81@hotmail.com
Ogni segnalazione è gradita
grazie
Sara
ps ho provato a cercare e chiedere di Citera ma non ho trovato riferimenti
Per rispetto di tutti, e soprattutto del Dott. Antonio Citera, mi preme precisare che nessuno si è mai accupato della nostra situazione: visto che versa in queste condizioni da sette anni c.a….. Sono residente in loco e questo lo posso confermare: la situazione v. Giacomo Acqua/Imbriani è drammatica.
Tengo anche a precisare che l’articolo pubblicato in data 11/12/2013 dal CORRIERE ADRIATICO…. è stato messo in rilevanza perchè inviato dal Dott. Antonio Citera, il quale con molta professionalità e cordialità ha capito i nostri disagi e non ha esitato a darci una mano; tanto da inviare lui stesso l’articolo al sopra citato giornale……Quanto alla stampa locale non mi risulta che abbia mai dato tanta rilevanza ed importanza a questa situazione.
Cordialmente ringrazio il Direttore Aldo Bianchi ed in particolar modo il Dott. Antonio Citera….
Io sono di jesi lo hanno pubblicato sui giornali locali comunque….
quello che il Sig. Citera scrive è tutto vero e sacrosanto ma non è vero che la stampa locale non si è mai occupata dell’argomento anche xche la sottoscritta è comparsa più volte con articoli che denunciavano la situazione. Dal 2005 anno in cui ho aperto la mia prima attività in zona ho iniziato a protestare con raccolte firme esposti al prefetto al sindaco e a tutte le autorità competenti ma senza risultato. anzi vorrei dire che io ci ho messo sempre nome e faccia cosa che altri cittadini si sono rifiutati di fare come mi disse la giornalista del corriere all’indomani dell’ennesimo articolo..piuttosto che protestare contro la stampa direi che dobbiamo sollecitare l’amministrazione che fino ad’ora è rimasta sorda a tutte le richieste di far rivivere questa zona. ….xchè secondo il mio punto di vista bisogna riportare gli jesini a rifrequentarla senza paura, creando eventi e tutto ciò che è necessario pet far si che si possa vivere e lavorare più tranquilli.