Aldo Bianchini
SALERNO – E’ giá affollato il “Nuovo Centro Destra” salernitano ma la storia non cambia. Ormai con la personalizzazione forzata della politica si manifestano sempre di piú antichi problemi di coabitazione e di convivenza, e all’ombra di Angelino Alfano se possibile è ancora peggio. Non sono pratico di “cose politiche“, soprattutto quando esse si manifestano in politichese, ma ho la sensazione che appena nasce una nuova entitá partitica o politica subito su di essa, come mosche, si lanciano i delusi, i fuoriusciti e i cacciati dagli altri raggruppamenti. E vengono subito fuori i problemi e le sfide intestine, come in una sorta di hockey-corral di filmica memoria. Probabilmente é l’assenza di una guida o di una leadership sicura che mette in moto tutti questi sommovimenti, ma quella che potrebbe essere scambiata per una squallida rappresentazione é sostanzialmente il quadro reale di quanto accade direttamente sotto i nostri occhi. Prendiamo in esame la situazione che si è venuta a creare in questi giorni a Salerno dove numerosi personaggi si stanno spostando verso gli alfaniani. Nel “NCD” sarebbero giá confluiti Pasquale D’Acunzi e Roberto Celano i quali giá lotterebbero per la segreteria provinciale; ma al loro seguito c’é un intero squadrone di cavalleria che scalpita: il senatore Giuseppe Esposito (che ambisce ad essere il leader campano o almeno salernitano), la docente Maria Rosaria Carfagna (che è stata tra le fondatrici di un movimento di dissenso verso il PdL prima ancora che il NCD nascesse), l’ex deputato Guido Milanese (che ambisce ad un ritorno alla grande e ne ha anche le qualità), Giampiero Nuzzo, Enzo Bove, Rosario Bisogno, toni Siniscalco e addirittura Salvatore Memoli attuale consigliere provinciale in carica e da molto tempo in dissenso sia con Edmondo Cirielli che con la stessa Mara Carfagna. Ma potrebbero arrivarne tanti altri e c’é chi assicura che tra breve approderà anche il mitico sindaco di Pomtecagnano Ernesto Sica (che stanco, forse, delle sedute estenuanti a palazzo Grazioli aspira a poltrone più comode e defatiganti; ed un posto importante per lui come si fa a negarlo). Insomma un guazzabuglio generale e davvero non c’é spazio facile o pietá per nessuno. Questo per quanto riguarda il NCD, non ne parliamo proprio di quanto sta accadendo nel vecchio centro destra dove le fazioni in campo, divise tra FI e FdI, se le stanno suonando da tempo di santa ragione. Una vergogna !! C’é una vera e propria gara al rimpasto; in Provincia cosí come al Comune di Cava é corsa alle poltrone e sia nell’uno che nell’altro Ente siamo arrivati giá a sette rimpasti ciascuno. Il taglio del nastro proprio in questi giorni con la nuova giunta metelliana tra vecchie e nuove speranze e la nuova giunta provinciale con ritorni importanti in FdI (leggasi Massimo D’Onofrio sulla poltrona del turismo) e rassicuranti dal punto di vista elettorale. Un vero e proprio manuale strategico da condottiero militare quello che Edmondo Cirielli è riuscito a mettere insieme per affrontare le prossime battaglie elettorali, checché ne dicano i rappresentanti del centro sinistra che in altre parti, ovviamente, fanno lo stesso. Insomma, come dire, un quadro politico amministrativo davvero senza alcuna speranza di salvezza. Purtroppo !!