PD Salerno. Cambiare “verso”, non toccando le poltrone.

 

 Antonio Citera

SALERNO – Dopo l’affermazione di Matteo Renzi alle primarie dei democrat di domenica, a Salerno e in tutta la provincia si esulta. Una vittoria annunciata proprio come quella che un anno fa proclamò Bersani alla guida del Partito. Stesso mare ma spiaggia diversa e, come l’anno passato, sponsor ufficiale della manifestazione, Vincenzo De Luca che, fino a qualche tempo fa, disprezzava il sindaco rottamatore al punto da non riceverlo nemmeno nei suoi uffici di Palazzo di Città. Poi improvvisamente la svolta, un incontro a Napoli tra i due e il colpo di fulmine che ha sancito l’accordo di sangue per il futuro, alla faccia dei tanti sostenitori renziani che si dichiarano della prima ora. Un tergiversare studiato quello di De Luca,  conscio della grande occasione e, sicuro dei tanti consensi che, la sua equipe ben distribuita sul territorio magicamente riesce sempre a portare al palazzo. Il giorno dopo a parlare è Nicola Landolfi, braccio destro di De Luca, Segretario  Provinciale appena riconfermato in odor di brogli. Primarie e tesseramenti  del 2012 e, la sua stessa elezione avvenuta poche settimane fa, sono nel mirino della Procura della Repubblica di Salerno che, indaga su falsi e collusi meccanismi di militanza corredati da elenchi fasulli e da persone che non avrebbero mai varcato la soglia dei Circoli Cittadini ma, risulterebbero sostenitori del PD e, sostenitori nel 2012 di Pier Luigi Bersani. Landolfi in un comunicato diramato ieri, parla di 46 mila votanti nella provincia di Salerno che si sono avvicendati al voto di domenica, un esercito che, come fu per Bersani potrebbe corrispondere in realtà alla metà della metà. Questo il comunicato:

Più di 46000 persone della nostra provincia hanno votato alle Primarie del Partito Democratico. Tutto questo, innanzi tutto, grazie a una macchina organizzativa precisa, rigorosa, perfetta. Tutto ha funzionato alla perfezione, nonostante, oramai, settimane di fatica e di polemiche. Grazie agli splendidi volontari dei quasi 200 seggi, che dalle 8 alle 20.00 hanno gestito questa grande festa di partecipazione, di militanza e di democrazia. Più di 600 persone impegnate e senza le quali noi non saremmo quel grande partito popolare che siamo. Gli osservatori hanno potuto osservare con i loro occhi come lavorano le persone vive, vere, quelle che sono conosciute e riconosciute dalla loro gente per quello che fanno, per la loro credibilità sociale, a prescindere. Riferiranno ai barbagianni della rivoluzione “a chiacchiere”, con le paposce ai piedi e la barba alla Chiarchiaro, di come si lavora, di come si organizza un partito di anime vive, non presuntuoso e raccomandato. Ha vinto Renzi, da noi ha vinto largo e bene, ovunuque. Ma al di là di questo, da oggi si torna al lavoro unitario di sempre, quello che abbiamo avviato, per concluderlo, con l’ultimo Congresso provinciale. Ci riposeremo, solo un pò, da questo grande scemificio di voti e, poi, ancora, come sempre, torneremo a fare presa sulla realtà. La crisi, il lavoro, la sanità pubblica in mano a consiglieri comunali di posti che non stanno nemmeno sulla carta geografica, i servizi essenziali. Questo seguivamo e questo seguiremo! Grazie a tutti! Grazie!

 

Uno show in chiave satirico–buffonesco quello  messo in scena da Landolfi che, si diverte con le parole, sbeffeggiando e ridicolizzando i presunti tali ossia, chi forse conosce a fondo i  reali fatti .

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