da Salvatore Ganci
Non trascuro mai, nei miei momenti d’ozio, la continua rilettura sempre degli stessi libri. Non so bene se perché temo di sprecare il mio tempo con qualcosa di futile o perché temo di non avere letto e capito a fondo quel paio di dozzine di libri che mi ritrovo sempre tra le mani. Così, un delizioso libriccino di Andrea Frova, Perché accade quel che accade simile a quell’altro (più impersonale) delizioso The flying circus of Pysics di Jearl Walker. E’ la Fisica che abbiamo attorno a noi ogni giorno, che passa davanti anche agli occhi del Fisico di professione rimanendo inosservata, la Fisica del continuo “perché questi anelli?” nel vedere asciugare una goccia di tè su un vetrino riscaldato… E’ particolarmente interessante, visti i rapporti OCSE sulla beata ignoranza italiana, il capitoletto XIV (Test per neofiti) del libro di Andrea Frova con omologo sottotitolo di questo scritto. Di cosa si tratta? Si tratta di alcuni quesiti a risposta multipla obbligata del tipo: “Una palla lanciata verso il suolo rimbalza più volte. Perché ogni volta rimbalza sempre di meno e alla fine si arresta?”. Le possibili risposte sono: a) la forza agente si esaurisce; b) in Natura tutto tende a fermarsi; c) effetto della pressione dell’aria sulla palla; d) presenza di attriti vari; e) effetto della maggior forza di gravità al suolo. A chi sono stati “somministrati questi quesiti”? Leggiamo assieme la Nota aggiunta in Bozze. “Mentre la prima edizione del libro era in corso di stampa il test [una serie di test analoghi] è stato riproposto a 250 matricole del corso di laurea in Fisica, anno accademico 1994-95. [ …]. Le risposte rigorosamente corrette sono calate al 26 % (dal 43%); l’insieme delle risposte e di quelle, in qualche modo accettabili, ha raggiunto il 32% …
Termino qui la lettura trovandomi in disaccordo con l’Autore. Il test a risposta multipla ben formulato ha una ed una sola risposta corretta, per cui questo pietoso “in qualche modo accettabili” cosa vuole determinare? Un pietoso “fitting” dei dati per rendere meno grave la reale situazione di chi si iscrive al Corso di Laurea in Fisica? Non direi visto che la “nota” termina con “…traggano i lettori le dovute conclusioni sul continuo decadimento della qualità a livello pre-universitario, e soprattutto su quale significato debba attribuirsi, oggi, al termine “maturità”. Sicuramente se non si è educati alla osservazione della fenomenologia nessuno si porrà il problema del perché una palla che rimbalza a un certo punto si ferma. Non porsi il problema dimostra che il “Teorema dell’Energia” che qualunque docente di Fisica tratta e dimostra pure nel caso particolare di una forza costante e passando quindi al concetto di “campo di forza conservativo”, resta un argomento avulso dai fenomeni che tutti i giorni passano davanti ai nostri occhi. Volete la prova del nove? Rispondete a campanella al seguente quesito: “Quanto vale l’accelerazione di un sasso lanciato verso l’alto con velocità iniziale v0 nel punto più alto della traiettoria? … Non rimanete stupiti se “il ragionamento spontaneo” si sovrapporrà al “ragionamento scientifico”.