Tra le forme di finanziamento si sta facendo avanti sempre di più, tra le categorie dei dipendenti pubblici e privati e quella dei pensionati, la cessione del quinto, complice la crisi e la stretta del credito bancario; vediamo qui di seguito di cosa si tratta e quali sono le sue caratteristiche principali.
La Cessione del Quinto dello Stipendio e Pensione è un prestito non finalizzato a firma singola (disciplinato dal DPR 180/1950 e successive modificazioni), con una durata compresa tra i 2 ed i 10 anni, la cui restituzione avviene tramite rate mensili (non superiori al 20% dello stipendio/pensione netti percepiti dal dipendente/pensionato che ha richiesto il finanziamento) trattenendo direttamente le rate dalla retribuzione/pensione del richiedente. Le rate verranno poi successivamente versate dal datore di lavoro/ente pensionistico alla società finanziaria che ha erogato il prestito.
Il finanziamento è solitamente garantito da una polizza assicurativa che copre il rischio vita e la cessazione a qualsiasi titolo del rapporto di lavoro (nel caso di pensione è prevista la sola polizza vita). Il beneficiario della somma sarà la finanziaria o l’istituto di credito che ha emesso il prestito e gli eredi del defunto non dovranno più alcuna somma.
A differenza dei prestiti personali, per questi prestiti non è necessario presentare alcun giustificativo di spesa che ne giustifichi la finalità.
L’unico caso per cui non è possibile utilizzare la Cessione del Quinto riguarda l’acquisto o conservazione di un diritto di proprietà su un terreno o su un immobile edificato o progettato, finalità che viene esclusa dalla normativa per qualsiasi prestito di credito al consumo.
La cessione del quinto è destinata, quindi, a soggetti privati, dipendenti o in pensione che soddisfino i seguenti requisiti:
– siano assunti a tempo indeterminato da almeno 3 mesi e che abbiano superato il relativo periodo di prova presso: aziende pubbliche e amministrazioni dello stato (enti locali, ministeri, asl ed aziende ospedaliere, scuole, ministeri, forze armate etc.)
– imprese private, comprese le cooperative, con almeno 16 dipendenti che siano convenzionate per la cessione del quinto
– pensionati Inps, ex Inpdap, Enpals, Enpam etc.
– Età minima alla sottoscrizione del contratto di 18 anni
– Età massima a fine contratto di 75 anni non compiuti per il settore statale, 66 anni non compiuti per il settore privato, 89 anni non compiuti per il pensionato
– Rata massima del 20% , ovvero del quinto, della pensione o dello stipendio netto
– La presenza di eventuali protesti e pregiudizievoli non costituisce di per se motivo ostativo alla concessione del finanziamento e non occorre essere titolari di un rapporto di conto corrente bancario o postale in quanto il pagamento viene fatto con addebito diretto in busta paga