CAVA de’ TIRRENI – Non c’è niente di più bello, anche giornalisticamente parlando, del ritorno alla sua attività pubblica di un uomo e di un personaggio di assoluto spessore culturale e morale. Parlo del dottor Giovanni Baldi, consigliere regionale del PdL, che in quella brutta mattinata del 17 ottobre 2013 fu arrestato e messo ai domiciliari per la presunta truffa ai danni dello stato “pensioni d’invalidità in cambio di voti” in quella che è stata definita sotto il profilo giudiziario l’inchiesta “spending review” condotta dal pm antimafia Vincenzo Montemurro della DDA di Salerno. Insieme a Baldi finirono in carcere anche altri medici di Cava de’ Tirreni, di Salerno e di alcuni paesi dell’agro nocerino. La bella notizia della sua liberazione ha fatto subito il giro del mondo dell’informazione in un battibaleno. Da questo giornale, a cominciare dal direttore, non abbiamo avuto mai alcun dubbio sull’integrità morale di Giovanni Baldi, vittima di qualche delazione vergognosamente portata avanti per vendette personali e non corrispondenti alla realtà dei fatti comunque addebitati al notissimo medico cavese. Sono una giornalista di Cava de’ Tirreni e conosco benissimo il territorio e l’ambiente; per questa ragione oggi mi accingo a commentare il “ritorno alla libertà” del consigliere regionale e presidente della VI Commissione Consiliare (attività produttive, ecc.). Oltre al territorio metelliano conosco anche molto bene il livello di penetrazione nell’immaginario collettivo della bontà e del perbenismo non solo di Giovanni Baldi ma anche di tutta la sua famiglia estremamente benvoluta da tutti. Il consenso elettorale che ha sempre raccolto è la dimostrazione logica di quanto vado affermando. Sempre affabile e disponibile non ha mai utilizzato il suo potere per il mero esercizio del potere fine a se stesso, ha sempre cercato di rendersi utile per la collettività che lo ha, comunque, sempre circondato di affetto e gratitudine. Ecco, se non si conoscono queste cose, se non sono state mai toccate con mano, non ci si può rendere conto del prestigio e del consenso che Giovanni Baldi ha sempre accentrato sulla sua figura di “personaggio pubblico”. Alle ore 15.43 di ieri, giovedì 21 novembre, la lieta sorpresa; dal fax della redazione spunta il comunicato della VI Commissione Consiliare a firma del Presidente Giovanni Baldi. E’ la conferma del suo ritorno al servizio della comunità, per il bene di tutti. Ma c’è qualcosa che in questo periodo mi ha particolarmente colpita ed è stata la reazione della gente, non di tutti fortunatamente, alla notizia dell’arresto di Baldi e nei giorni successivi. La gente mi è parsa lontana da quel triste avvenimento, quasi assente per non dire indifferente, eppure a Santa Lucia (dove abita e vive Baldi) c’è stata da sempre la processione di questuanti alla ricerca di favori e raccomandazioni. Adesso cambierà qualcosa ? Non credo, l’indole di una persona non cambia mai e nel caso dell’On. Giovanni Baldi certamente non cambierà, è fatto così, e la sua proverbiale disponibilità continuerà sempre ad esistere. Buon ritorno, Onorevole.
direttore: Aldo Bianchini
Illustre Direttore,
sono per Lei un illustre sconosciuto e quindi mi presento…………sono lo ” scellerato” ex presidente della commissione invalidi civili di Cava de’Tirreni: Mario Salucci.
E’ inutile che le spieghi la situazione Kafchiana che ho vissuto e sto vivendo in questi giorni ma è la “Giustizia” e bisogna attendere……..è normale.
Mi sono sentito di scriverle a nome mio e della mia famiglia, che in questi giorni ci siamo visti travolgere da un mare di fango, per darle atto semplicemente che Lei è stato l’unico ad applicare quella che dovrebbe essere la regola……….uno è innocente fino a prova contraria e non viceversa.GRAZIE.