PD SALERNO. LE PROFEZIE DI LANDOLFI

 

 Antonio Citera

SALERNO – Continua il canto del gallo in casa Pd. Nicola Landolfi dalla sua poltrona di via Manzo sicuro della riconferma alla Segreteria Provinciale del Partito in provincia di Salerno, sul suo profilo fb. “ PER UNIRE” lancia accuse e mescola le carte per nascondere le reali situazioni.

Tutto il Pd della provincia di Salerno é con noi. Chi non é con noi deve ricorrere a persone non iscritte da candidare e a elettori di destra. Siamo al paradosso! Il rischio é quello dell’inquinamento del voto e delle anagrafi. Per colpa di qualche trenino accelerato, di persone che fanno uso di stupefacenti dichiarazioni, di qualcuno che deve vendicarsi di qualcosa, é a rischio il lavoro serio, pulito, trasparente di questi anni. Teniamo fuori dalle liste gli avversari del Pd nei Consigli Comunali, nei comuni, nelle città. Ieri un Congresso é stato bloccato da Assessori fascisti e un altro condizionato da cento voti messi sul “mercato” all’ultima ora. Teniamo alta la guardia. Non facciamo regali a nessuno. E ricordiamo che QUESTO E’ IL CONGRESSO DEL PD, NON SONO NE’ PRIMARIEE NE’ ELEZIONI GENERALI. Quelli di destra, i nostri avversari, non possono e non devono votare!!!

 Queste le sue affermazioni a 3 giorni dalla sua consacrazione che avverrà il 6 novembre. Si parla dell’80 per cento di consensi in suo favore, un risultato raggiunto grazie a una tenacia e ad una capacità di immobilizzare gli avversari e gestire al meglio le figure amiche presenti sul territorio provinciale che, gli hanno permesso di riscrivere in negativo l’ennesima pagina di un Partito invisibile. Ti piace vincere facile? Così recitava uno spot televisivo e con questo spirito Nicola Landolfi ha interpretato e curato la sua campagna elettorale. Partiamo dai garanti mandati nei vari circoli cittadini proprio da lui, “Amici di merende” che nulla vedono e nulla sentono. Poi le votazioni fatte alla meno peggio e in alcuni casi “forse” fatte solo sulla carta. Poi ci sono i tesseramenti di cui è stato detto e ridetto ma, tutti a far orecchio da mercante. I due sfidanti all’indomani delle accuse fatte all’indirizzo di Landolfi di brogli e misfatti, sono praticamente scomparsi nel nulla. Se Pedace pare si sia ritirato, Annunziata continua la sua corsa nell’anonimato e senza ostacolare per un attimo il cammino glorioso di Nicola Landolfi. Un circolo vizioso che ripropone in maniera lampante la politica del “nulla“ di un Partito che vive all’ombra di Vincenzo De Luca che, dopo aver acceso le luci a Salerno, ha spento sul nascere le accuse e le infamie dei presunti avversari politici. Ecco dunque il volto della politica e dei politici nella provincia di Salerno, collusioni e intrallazzi che finiscono sempre con il “ vissero felici e contenti”

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