Morti senza tutele

Barbara Filippone

PALERMO – Sensibilizzare sulle morti bianche e sulle morti sul lavoro credo sia necessario in un momento come questo in cui la ricerca del lavoro diventa faticosa se non a volte impossibile, in un contesto nazionale in cui la disoccupazione ai massimi dal 1977,  tocca il 12%, dove il  record del tasso giovanile è oltre il 40% ; è gioco forza quindi accettare spesso lavori senza  accertarsi della relativa assicurazione sulla sicurezza del lavoro che si andrà a svolgere.

E di ieri la notizia di un operaio ricoverato in coma dopo essere caduto dal primo piano di un cantiere edilizio abusivo in via Ciaculli 278 a Palermo. L’operaio di 56 anni, è caduto dall’impalcatura per motivi ancora da accertare. Naturalmente  i due comproprietari del fabbricato, posto sottosequestro per le numerose irregolarità, sono stati denunciati alla autorità giudiziaria, perché sforniti di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile. Ulteriori indagini sono ovviamente in corso per gli aspetti legati all’incidente che ha coinvolto l’operaio.

Possibile che si continui in questa direzione? Dove l’utile è sempre al di sopra di qualsiasi legge da rispettare…? Facendo una rapida lettura degli articoli della Costituzione mi rendo conto che la volontà del Costituente ha sempre messo invece in primo piano la sicurezza di chi esercita un lavoro: l’art.32, 1°comma, Cost. considera innanzitutto la salute, compresa quella sul lavoro, come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. E sempre  nell’art.35, 1°comma,  la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni, e non abbiamo ancora finito;  è particolarmente importante la lettura dell’art. 41 i cui comma 1 e 2, stabiliscono che “l’iniziativa economica privata è libera”, e che essa “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare  danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Per cui affinché possa svolgersi qualsivoglia  attività in privato, fondamento necessario è il rispetto alla tutela della salute dell’individuo.

La notizia dell’operaio caduto ieri a Palermo così è solo stato per me un pretesto per affrontare la tematica, visto che queste notizie risultano essere all’ordine del giorno; chiaramente considerato l’avvenimento e il corso delle indagini, l’unica certezza è che il cantiere edile in questione fosse abusivo.

C’è un aspetto comunque da non sottovalutare in una più ampia visione: in base alle ultime statistiche sembra infatti che la percentuale nel 2012 delle morti bianche siano state 790, con una diminuzione del 8,8% rispetto al 2011 e del 28,8% rispetto al 2008; questi dati hanno avuto un solo esito: alleggerimento della normativa sulla sicurezza del lavoro, minore intralcio alle imprese a livelo burocratico. Ma questa diminuzione delle morti sul lavoro è falsata in quanto dovuta al calo degli occupati in relazione alla crisi economica. Purtroppo è anche vero che nelle statistiche ufficiali non rientreano infatti tutti i lavoratori che muoiono mentre lavorano, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa che spesso è diversa o addirittura soggetta a lavoro nero.

Non è un caso la scelta di scrivere un articolo nella giornata di oggi cioè del primo novembre, alla vigilia di una festa molto sentita in Sicilia risalente al X secolo, celebrata per commemorare i defunti,  la  “Festa dei Morti”: potremmo infatti avere un pensiero in più nella celebrazione di oggi in cui si ricordano i propri cari defunti… Si racconta che anticamente nella notte tra l’1 ed il 2 novembre i defunti visitassero i cari ancora in vita portando ai bambini dei doni. Oggi questi doni vengono acquistati dai genitori e dai parenti nelle tradizionali “fiere”, che si svolgono in molte parti della Sicilia. La festività si conclude con la visita dei propri cari defunti nel pellegrinaggio ai diversi cimiteri… Ricordiamo quindi anche tutti quegli uomini che hanno perso la loro vita lavorando,  sacrificandosi senza essere sopraffatti dal pensiero che lì, nel posto di lavoro, avrebbero potuto perdere il dono più grande: la Vita.

La salute non può quindi non essere considerata quale fondamentale diritto del lavoratore ed interesse della collettività.

Felice Festa dei Morti…

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *