Aldo Bianchini
SALERNO – Il presidente dell’ordine forense, Americo Montera, e il segretario Gaetano Paolino, hanno brutalmente segnalato all’opinione pubblica prima ancora che all’Autority degli appalti ed al Comune di Salerno la grave situazione della vigilanza sui contratti pubblici al fine di fare chiarezza sui tempi e utilizzo della nuova struttura giudiziaria (ovverossia la famosa “cittadella giudiziaria”). In pratica senza la vigilanza o con una vigilanza allentata o superficiale il problema della giustizia a Salerno diventerà sempre più grave. L’utilizzo degli spazi giudiziari, anche alla luce della nuova geografia degli uffici giudiziari, tra soppressioni e accorpamenti, sta aggravando ancora di più la lentezza nella definizione dei processi, da quelli civili a quelli penali e di lavoro. Negli ultimi tempi, in effetti, tra Eboli, Sala Consilina, Nocera Inferiore si sta creando una serie inestricabile di rinvii “sine die” dei processi in attesa di una sistemazione definitiva delle sedi e degli spazi. La problematica si è ancor più esacerbata dopo l’ultimo “taglio del nastro” nell’ambito delle ventuno opere per San Matteo che Vincenzo De Luca ha attivato per “inaugurare qualche scalino d’ingresso” della cittadella giudiziaria con mancato invito del presidente dell’ordine forense Americo Montera. L’affronto avrebbe divaricato ancora di più lo squarcio già esistente tra il sindaco e il presidente dell’ordine le cui reazioni, secondo alcuni, non sono tardate ad arrivare con un argomento assolutamente giusto come quello dell’utilizzo degli spazi giudiziari. A dire il vero sembrerebbe un pò scomposta e, forse, fuori tempo e luogo la reazione pubblica di Montera seppure motivata da giuste ragioni. Ma il contrasto tra De Luca e Montera è datato; non molti ricordano quando il sindaco invitò il presidente dell’ordine forense a presiedere la “commissione di legalità trasparenza” presso il Comune, incarico che Montera accettò di buon grado, salvo a ripensarci dopo qualche giorno (se non proprio dopo qualche ora) con un brusco dietro-front e la remissione dell’incarico. Che cosa accadde in quelle ore non è dato sapere, i due interessati non ne hanno mai parlato. Si possono soltanto fare delle supposizioni che, comunque, lasciano il tempo che trovano. La richiesta di De Luca arrivò qualche tempo dopo che lo stesso sindaco aveva defenestrato ed attaccato brutalmente l’ex suo assessore Lello Ciccone (che è avvocato regolarmente iscritto all’ordine) per via della questione sui rimborsi ai cittadini caduti e feriti per le buche presenti sui marciapiedi della città. Probabilmente all’interno dell’avvocatura la chiamata di Montera fu vista come una sorta di “entratura non dovuta” di De Luca in un ordine che è sovranamente autonomo e indipendente. Da qui, forse, il brusco dietro-front di Americo Montera che ha, comunque, segnato i rapporti ufficiali e non tra i due personaggi abituati a “non mandarle a dire”. E da anni si beccano ad ogni buona occasione, come il mancato invito alla cerimonia di inaugurazione di alcuni scalini dell’entrata del costruendo tribunale. Anche quest’ultimo affronto ha prodotto scompensi all’interno dell’avvocatura con la lite tra lo stesso Montera ed il giovane avvocato Horace Di Carlo (consigliere comunale di maggioranza) che, nella sua libera difesa di De Luca, ha comunque saputo rispondere in maniera composta ma ferma al suo presidente che aveva addirittura messo in discussione la sua iscrizione all’ordine. Come dire, questa boutade Montera la poteva evitare. Ma al di là di tutto il problema, quello dell’utilizzo degli spazi giudiziari, c’è e rimane incombente come una grossa montagna. Non a caso anche il presidente del Tribunale di Salerno, Ettore Ferrara, ha comunque ammesso cha la gestione della nuova geografia giudiziaria non è stata facile e che, comunque, tutti i fascicoli delle sedi soppresse o accorpate sono stati puntualmente trasmessi alla sezione centrale per la rassegnazione. “ ‘a scus era bona pe’ nun fa niente !!” (la scusa era buona per non fare niente) è stato il commento di un cittadino davanti l’edicola di Torrione dove solitamente acquisto i giornali; ho cercato di spiegargli la situazione, non è stato facile. Alla prossima.