ROMA. Sarà presentato nelle prossime ore l’atto di diffida nei confronti del Ministero della Salute con il quale FederLab Italia (l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori) chiede al palazzo di Oltretevere di attivare i lavori della Commissione previsti per la determinazione delle tariffe di remunerazione delle prestazioni sanitarie. “Tale atto – spiega il senatore Vincenzo D’Anna (Pdl), presidente nazionale di FederLab – si rende necessario poiché, finora, la Commissione, a un anno dall’insediamento, non ha prodotto assolutamente nulla”. La diffida, aggiunge il parlamentare “sarà inviata anche alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica affinché accertino l’eventuale presenza di danno erariale ed i profili di reato omissivo”.
FederLab ha inoltre chiesto al Ministero di “convocare i rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, per il più volte invocato confronto fra le parti”.
La decisione di diffidare il Ministero della Salute è stata annunciata dallo stesso D’Anna, componente della Commissione Igiene e sanità del Senato, ieri mattina, nel corso dell’assemblea nazionale delle strutture private accreditate organizzata a Roma da FederLab Italia, Aiop e FederAnisap.
“Sono 15 anni – ha protestato il leader dei laboratoristi – che il ministero della Salute continua ad adottare nomenclatori tariffari senza mettere in moto la preventiva istruttoria tecnica in grado di garantire la corretta rilevazione dei costi di produzione. Il Tar del Lazio ha già annullato il tariffario Bindi per i laboratori e probabilmente il 5 dicembre annullerà anche quello varato da Balduzzi che, tagliando del 40% le tariffe, rischia di condannare alla chiusura l’80% delle strutture private accreditate”. Un vero e proprio atto d’accusa, quello mosso dal presidente di FederLab. Che per la verità ieri confidava nella presenza (tra l’altro annunciata), ai lavori dell’assemblea, del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. L’assenza dell’esponente del governo è stata rimarcata in maniera ironica dallo stesso D’Anna il quale ha platealmente rovesciato, sul tavolo dei relatori, la sedia inizialmente riservata al ministro.
“Dopo aver annullato, nei giorni scorsi, l’incontro di Avellino con il direttore generale del Moscati e una delegazione di consiglieri regionali, il ministro della Salute ha pensato bene di concedere il bis venendo meno anche alla manifestazione di Federlab Italia. In tal modo ha deluso sia la platea, sia gli illustri ospiti intervenuti” ha protestato D’Anna. “Vorrà dire – ha rincarato la dose il senatore del Pdl – che la prossima volta avremo cura anche noi di rivolgerci al parlamentare di riferimento, ovvero a colui che, per una colleganza correntizia e partititica, può garantire la presenza del Ministro”. “Non abbiamo indietreggiato davanti alla Bindi e alla Turco, faremo altrettanto col ministro Lorenzin alla quale, prima o poi, qualcuno dovrà spiegare che fa il ministro di tutti gli italiani” ha concluso D’Anna.