Alfonso D’Alessio
La Comunità Diaconale sarà in festa sabato 26 ottobre 2013. Nella Cattedrale di Salerno, alle ore 18.30, per l’imposizione delle mani e la preghiera di consacrazione dell’arcivescovo Luigi Moretti, saranno ordinati Diaconi permanenti gli accoliti: Pasquale Aiello della parrocchia di S. Maria della porta e S. Domenico in Salerno; Ciro Cascone, dell’unità pastorale di Olevano sul Tusciano; Domenico Cosimato della parrocchia del SS. Salvatore in Baronissi; Alfonso Fierro della parrocchia dei Santi Andrea e Giovanni Battista in Filetta di San Cipriano Picentino; Elio Gagliardi della parrocchia di S. Maria della porta e S. Domenico in Salerno; Giuseppe Luise della parrocchia dei Santi Andrea e Giovanni Battista in Filetta di San Cipriano Picentino; Ciro Petrone della parrocchia del SS. Salvatore in Baronissi, e Vincenzo Salsano della parrocchia di S. Pietro Ap. in Aiello di Baronissi. Negli anni dopo il Concilio la chiesa ha cercato di crescere nella consapevolezza che ogni battezzato ha una sua responsabilità nell’opera di salvezza. Nello stesso tempo il Concilio aveva richiamato il compito speciale di coloro che debbono rendere presente Cristo pastore nei vescovi e presbiteri, e servo nei diaconi, prevedendo che il diaconato potesse essere restituito come stato permanente. I diaconi rendono presente Cristo Signore, che “non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita” (Mt 20,23). Tutti i battezzati sono chiamati a mettersi al servizio degli altri nel dono di sé per amore: il ministero del diacono è segno sacramentale dell’amore verso il prossimo. Il desiderio di imitare Cristo servo nella sua dedizione alla verità e alla carità, uno spirito di comunione ecclesiale con il vescovo, i presbiteri e l’intero popolo di Dio, l’attenzione per l’animazione cristiana delle realtà sociali, la sensibilità viva per ogni forma di carità e capacità di accogliere i poveri, e il desiderio di donarsi con gioia sono le caratteristiche del diacono.
