Baldi connection/1: il voto di scambio

 

Aldo Bianchini

SALERNO – La notizia dell’arresto di Giovanni Baldi, consigliere regionale del PdL, non nascondo che mi ha procurato un forte fastidio fisico per due motivi essenziali: in primo luogo perché ritengo Giovanni Baldi un vero signore, in secondo luogo perché se davvero la notizia dovesse risultare veritiera (cioè conclamata da  prove inconfutabili al di là di ogni ragionevole dubbio !!) significa che non c’è più limite a niente; e la cosa sarebbe davvero molto triste. Pur rispettando il lavoro degli inquirenti (io non sono tra quelli che si affidano ciecamente o per opportunismo alla giustizia !!) dubito fortemente che le presunte prove raccolte dagli inquirenti possano reggere ad un sereno e non concitato esame successivo. Parlo di “presunte prove” perché la presunzione di innocenza è valida fino a sentenza definitiva; per questo non mi è piaciuta l’intervista data da un ufficiale dell’Arma (credo si trattasse del nuovo Comandante provinciale) ad una tv privata (Telenuova di Pagani) nel corso della quale parla all’indicativo come se già fosse stata pronunciata una sentenza passata in giudicato.  Dico questo, e lo affermo con forza, per una serie di motivazioni che ho maturato nel tempo alla luce della tantissime ed annunciate esplosive inchieste giudiziarie che sono, poi, finite nel migliore dei casi nel dimenticatoio. Parlare in questo momento, quando ancora i contorni dell’inchiesta non sono chiari, di accanimento della magistratura nei confronti dei rappresentanti politici del centro-destra mi sembra esagerato anche se è, oggettivamente, vero che agli occhi di uno sprovveduto lettore dei fatti giudiziari la città di Cava de’ Tirreni potrebbe apparire d’improvviso come un “covo di bande del malaffare”. Se poi alla città di Cava de’ Tirreni si accoppia il fatto che la stessa è da alcuni lustri una delle poche roccaforti provinciali del centro-destra, o meglio del PdL prima e di FdI poi, il dubbio cresce ancora di più. Se, inoltre, si allunga lo sguardo alle altre inchieste tuttora gestite dalla stessa DDA di Salerno, qualcuna dallo stesso pubblico ministero, viene spontanea una domanda semplice semplice: “Possibile che quando si indaga sul centro-destra viene subito fuori qualche reato da ordinanza di custodia cautelare al contrario del centro-sinistra dove le ordinanze se non latitano sono rarissime anche se la sfilza di reati in molti casi è più grave di quelli contestati a Baldi e compagni ?”. La risposta non è facile, presupporrebbe una lunga serie di approfondimenti che cercherò di non far mancare a Voi amici lettori nei prossimi giorni. Per carità dobbiamo tutti predisporci a pensare che gli uomini del centro-destra possano essere stati capaci di orrende nefandezze e che per questo andrebbero tutti puniti con l’arresto e con l’occultamento delle chiavi; ma il poco tempo che hanno avuto a disposizione per delinquere (circa tre anni di potere provinciale !!), rispetto ai lunghi decenni di potere degli uomini del centro-sinistra, gioca a loro vantaggio e discolpa. Con ciò non voglio dire, e non lo dico, che molto probabilmente molti uomini del centro-sinistra possano essere stati anch’essi dei delinquenti scientifici e silenziosi, ma qui sembra di dover assumere quasi come un dogma che quelli sono stati tutti degli angioletti pur avendo avuto le stesse, se non di più, possibilità di delinquere di quelli del centro-destra. In apertura ho parlato soltanto di Giovanni Baldi perché lo conosco personalmente e sul quale mi sento di scommettere qualsiasi cosa per la sua innocenza; conosco meno Germano Baldi ma anche su di lui non ho mai avuto e non ho alcun dubbio; non conosco minimamente gli altri arrestati (Mario Salucci, Francesco Ragni, Renato Caterini, Pietro Giordano, Isidoro Quadrino e Antonio Mazzotta) ma mi riesce difficile pensare che possano aver creato insieme ai primi due una “organizzazione a delinquere per gestire le dichiarazioni di invalidità civile per soggetti che non ne avevano diritto” e finalizzata al recupero di “consensi elettorali in cambio di pensioni”. La storia, ovvero il castello accusatorio messo in piedi dalla DDA di Salerno sinceramente non mi convince; ancor di più non mi convince il voto di scambio; resto addirittura esterefatto quando i Carabinieri indicano in Giovanni Baldi il promotore di “una banda di falsari” in grado di far elevare le percentuali di invalidità ai soggetti segnalati anche al fine di procurare loro il diritto all’iscrizione al collocamento agevolato oltre all’assegno di invalidità ed all’accompagnamento.  Insomma, per dirla tuta, la storia del “voto di scambio” che le Procure tirano fuori ciclicamente non mi convince e non mi piace; pur manifestando tutto il mio apprezzamento per le singole capacità professionali e investigative degli inquirenti. In discussione è la costruzione del castello accusatorio che, a giusta ragione, frana quasi sempre di fronte al vaglio dei successivi magistrati giudicanti. Per questo, anche questa volta, mi schiero fin d’ora con Giovanni e Germano Baldi in questa nuova lotta di legalità. Nel prossimo approfondimento vi parlerò di “un rinvio a giudizio” importante opportunamente secretato dall’allora capo della Procura, Franco Roberti, a tutela del rinviato a giudizio perché impegnato in una imminente ed importantissima campagna elettorale. Vorrei chiudere formulando una domanda ai miei lettori: “Secondo voi quell’uomo era di destra o di sinistra ?”. Se volete lasciate soltanto nei commenti la risposta che credete.

  

3 thoughts on “Baldi connection/1: il voto di scambio

  1. Ottima riflessione.I peccati sono sia veniali che mortali.Ora si procede per i veniali….per i mortali occorre una sezione nuova dell’inferno e giudici disposti a mandarceli ( i peccatori)! sapendo che dall’inferno non si torna,dal purgtorio…Si!

  2. 1) Buttarla sullo giudiziario, nel senso di dover attendere i gradi di giudizio, detto da lei che non molto tempo fa ha parlato di rifiuti speciali “SPIATI” sotto i camion che andavano al cantiere del crescent, è esercizio a dir poco limitativo.
    2) La sua proverbiale lucidità ed obiettività è di seguito esplicata:
    2.1 “al potere in provincia da circa 3 anni”, (a) le elezioni provinciali si sono tenute nella prima decade di giugno 09….., a giugno prossimo scadrà il mandato,….. li conti lei gli anni, (b) in molte città dell’agro, credo che debbasi parlare di ben altri tempi….
    2.2 “.. nel centro sinistra le ordinanze latitano”….. (a) Santomauro, Aliberti, Villani, Alfieri e tant’altra roba……
    3) possibile che possa esistere una teoria tale da giustificare gambino, d’onofrio, chirico, bellacosa, cirielli, fabbricatore, baldi,… continui lei…
    4) se sfoglia la cronaca, i tanti votanti al tesseramento pdl, accompagnati con gli autobus a votare, come lo qualifica, esercizio democratico? chi li ha pagati quei trasferimenti?…….
    5) ma, prima di tutto ciò, questo sistema di potere, perché tale è ……… (c’è un file sul sito della provincia sulle nomine nelle partecipate, gli dia uno sguardo…), quale progresso economico, amministrativo, etico, sociale e culturale ha portato agli enti amministrati e, per tramite di essi, ai cittadini?
    Potrei argomentare per ore, ma proprio non mi va….., mi viene il mal di stomaco…..
    La sua “storica coerenza”, per usare sue parole “non mi convince e non mi piace”…….. e “mi porta forte fastidio fisico”.
    La lascio con un pensiero: gli unici virtuosi sono coloro i quali di fronte a cotanto maleorezzo e provincialismo di bassa lega, hanno cercato in altre regioni d’europa un destino migliore….
    Di tutto ciò io mi sento responsabile…
    Lo faccia anche Lei!

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