Antonio Citera
VALLO di DIANO – “Morto un Papa se ne fa un altro”. Ed ecco che il Consigliere Regionale del PD Donato Pica, scaricato in malo modo dal suo amico Guglielmo Vaccaro e, dalla Corrente cosiddetta “ Lettiana”, si rifugia nel Palazzo al fianco di Vincenzo De Luca. Lacrime e commozione domenica sera all’annuncio dell’avvenuto divorzio, voluto proprio da Vaccaro, senza possibilità di difesa da parte di Donato Pica, vittima a sua insaputa di macchinazioni e di giochi di prestigio che di fatto hanno penalizzato l’intero Vallo di Diano. Fatale è stata la decisione assunta dal Vertice PD del Comprensorio in quella calda e afosa giornata di settembre quando, per volere dello stesso Pica e, in collaborazione unanime, fu redatto un documento che ha ostacolato in maniera definitiva il convegno organizzato proprio da Vaccaro a fine settembre nel territorio dianese. Un affronto che l’esponente lettiano non ha digerito e che ha di netto portato lo stesso a espellere dall’area politica l’incolpevole Donato Pica. Questi i fatti, “questa la storia di uno di noi” che ha cercato di difendere l’indifendibile, quel tribunale soppresso e quella dignità sottratta proprio dal cosiddetto Stato amico. Ma questo lo sappiamo già, inutile dunque soffermarci. Dopo l’epilogo amaro, Pica ha ridisegnato la sua mappa e ha bussato alla corte di Vincenzo De Luca, il sindaco vice ministro che lo ha accolto a braccia aperte. In gioco c’è la segreteria di Salerno, le primarie e, il Vallo di Diano potrebbe essere l’ago della bilancia tra Nicola Landolfi e Vincenzo Pedace, i due candidati il primo deluchiano segretario uscente e, il secondo lettiano di stampo “vaccariano” che si contendono la poltrona di via Manzo. Ci sarebbe pure il terzo incomodo Sergio Annunziata presunto candidato dell’area Renzi ma che purtroppo in questo frangente a detta di tutti conta come il due di briscola. Una candidatura forzata la sua, avvenuta all’ultimo istante senza la giusta dose di umiltà, un personaggio dai due volti che piace poco nel comprensorio dianese. A conferma di ciò, nell’incontro tenutosi domenica pomeriggio a Teggiano, anche questo voluto da Donato Pica su pressione di tutti, il PD del Diano al completo ha deciso di convergere la rotta sul nome di Nicola Landolfi. Dal vertice inoltre è emersa la voglia di remare uniti e di costruire le basi per un unico pensiero e progetto che nel giro di pochi anni dovrebbe portare secondo i loro intenti un sicuro esponente del comprensorio al Parlamento. Si comincia con una mozione da divulgare ai cittadini e da discutere nel Congresso provinciale, un documento che sottolineerà i punti oscuri della politica nei confronti del territorio. Un’unità di pensiero che si distacca dal vecchio e macchinoso passato fatto di benefattori e di piccoli orticelli?. Staremo a vedere. Oggi sembra che l’intero gruppo democrat del diano voglia dimostrare con i fatti l’avvenuto cambiamento di ideali. Tutti uniti intorno a Donato Pica tutti convinti che lui potrà essere il futuro trascinatore verso il palazzo romano che darebbe lustro e finalmente una dignitosa rivendicazione a un territorio per troppo tempo oasi dell’affare della politica salernitana. De Luca è avvisato!!!!!!!