CVA de’ TIRRENI – Nella disputa tra Frà Gigino e i Gravagnuolo propendo certamente a favore del primo e tifo per lui, anche se lo stesso dovrebbe solo un pochino ridimensionarsi, suonando le campane in orari più consoni al riposo delle persone, senza provocare rumori molesti durante le tante ottime feste che pone in essere con grande ed invidiabile capacità imprenditoriale. Frà Gigino e don Gennaro sono gli unici che portano un po’ di turismo religioso e non solo, nella nostra città, ormai spenta e ridotta a dormitorio e ospizio per anziani e giovani .
Hanno chiuso anche il Tribunale, un’altra enorme fonte economica, luminoso prestigio per i cavesi. Non ci resta altro che disperazione, depressione ,.noia , ansia e pianto greco o, per meglio rendere l’idea, Cavese.
Dovessi diventare sindaco chiamerei a mio fianco i due religiosi per impegnarli nei campi assessoriali dove sono maestri di alto spessore con grosse capacità imprenditoriali.
Il turismo religioso dovrebbe, però, essere collegato e coordinato con il commercio cavese, la Badia, Monte Castello, l’eremo di Croce, i nostri favolosi portici e tante altre bellezze nostrane.
Purtroppo io non farò il sindaco, per la gioia dei miei tanti nemici e denigratori, loro non faranno mai gli assessori e Cava morirà definitivamente , senza speranza alcuna di salvezza.
Ci auguriamo di non essere profeti di sciagure, Cassandre Troiane.