Ti ho perso un giorno di non so quando,
forse, quando è cominciato il mio rimpianto.
Di quando non ti ho detto quello che avresti voluto sentirmi dire,
quando senza un po’ d’affetto ti ho lasciato soffrire.
Ora che il destino ti ha portato via
devo solo convincermi, che non è stata colpa mia.
Che mi hai lasciato perché il fato ci è stato avverso,
ma potevamo opporci, dopo tutto ciò che ci era stato promesso.
Il perdono lo so, me lo avresti concesso
e adesso sono qui, col mio fare sommesso.
Ho tanta voglia di gridare,
ma non basterebbe questo a non lasciarti andare.
La nostra vita, immaginata in modo elementare
posso pensarla, ormai, solo al singolare.
Imparare a stare da sola, ma con la tua anima vicino,
renderà meno tortuoso il mio cammino.
quante cose ti avrei voluto dire,
ma se le penso, mi potrai sentire?
Quante cose avremmo potuto fare,
ma le dovremo solo rimandare.
La lontananza è troppa,
neanche volendo ti potrei raggiungere,
ma tu sei un angelo, che nella mia vita sta per sopraggiungere.
Guida la mia vita e io la vivrò per te
e questa volta, vedrai, non ci dividerà neanche un perché.