da Antonio Mastrandrea
MELFI – Ancora una lettera, ancora Gianni Pittella il protagonista, ancora un tribunale da salvare. Dopo Lagonegro, il vice Presidente del Parlamento Europeo continua nella sua missione pro Basilicata e spinge per la salvezza del Tribunale di Melfi accorpato a Potenza. Se nel primo caso l’on. Pittella scrisse a Giorgio Napolitano (un documento che vi abbiamo proposto integralmente su questo giornale), nel secondo caso ossia quello di Melfi, Pittella nel mese di gennaio di quest’anno si appellò all’allora Segretario del PD e candidato a premier Pier Luigi Bersani. Lo fece con una lettera naturalmente, uno scritto che riflette in maniera evidente la sua necessità di aspettare e di tergiversare sul problema Melfi. Mi direte aspettare cosa? L’accorpamento di Sala Consilina a Lagonegro ovviamente. Perché? Per rispettare quei parametri di menzogna che il Governo definisce nel decreto di revisione della geografia giudiziaria. Non a caso, il giorno dopo l’avvenuto accorpamento tra Sala e Lagonegro, le speranze per Melfi si sono miracolosamente riaccese, e fonti certe, danno il Tribunale del Vulture ad un passo dalla salvezza. Una sfida, un risultato storico ottenuto da una sola persona capace di traghettare un’intera Regione al di la delle regole e delle leggi. La lettera che ora vi proponiamo, può sembrare fuori luogo, fuori tempo ma, riassume in maniera esplicita la vera essenza che ha accompagnato e accompagna Gianni Pittella nel suo ruolo di mediatore strategico in un Partito il PD che s’inchina dinanzi ai suoi desideri. Un esempio di stile e di codici che i politici del Salernitano dovrebbero esaminare e prendere a riferimento se davvero vogliono rappresentare un qualcosa che va oltre le proprie tasche. Nella lettera, inoltre, si possono cogliere aspetti interessanti anche sulla tanto discussa nuova sede del Tribunale di Lagonegro che ha accorpato quello del Vallo di Diano, si parla di 8 milioni di euro per una completa ristrutturazione della sede annessa ossia quella dell’ex municipio, da quel che sappiamo ne sono stati spesi molti di meno, quindi si presume che la ristrutturazione sia solo di facciata. Ecco la lettera:
Caro segretario,
La soppressione di molte sedi di tribunale a seguito del piano varato dal presente governo ha notevolmente aggravato la situazione drammatica in cui versa la giustizia nel nostro paese. Con l’operazione di accorpamento delle sedi distaccate i tribunali stanno rinviando le cause civili di un altro anno, prolungando un’assurda attesa di imprese e cittadini che colloca l’Italia in cima alla lista nera della giustizia negata in Europa.
La situazione si e’ particolarmente nel Mezzogiorno, dove ai vecchi disservizi si e’ aggiunta una ‘razionalizzazione’ che in molti casi si e’ tradotta nella soppressione di sedi che servivano vaste aree del territorio mal collegate e già fortemente penalizzate dai disservizi della pubblica amministrazione.
Molte imprese e tanti cittadini aspettano in media oltre sette anni per veder riconosciute le loro giuste rivendicazioni e recuperare debiti di entità tali da pregiudicare la loro attività, mentre molti speculatori mettono in conto la durata infinita dei processi per truffare clienti e fornitori. Nella mia Basilicata, per fare un esempio di una situazione che conosco molto bene, è stato soppresso il tribunale di Melfi ,il cui territorio, come sai bene, costituisce il “polmone” economico della regione è che sta già subendo duri colpi dalla maldestra gestione dello stabilimento Fiat.
Ebbene la realizzazione della struttura annessa al tribunale di Lagonegro per accorpare il tribunale di Sala Consilina necessita di una spesa di 8 milioni di euro, mentre per il tribunale di Foggia e di Salerno ne occorrono 25 milioni ciascuno. Alle spese necessarie per l’intero territorio nazionale rilevanti ed inutili si aggiunge il disagio degli utenti, soggetti con livello economico medio-basso, che per uno sfratto o una azione risarcitoria sono costretti a sobbarcarsi l’onere economico di andare, nel caso di Melfi, a Potenza, nonchè di preoccuparsi anche del trasferimento dei testimoni, in aggiunta all’inquinamento ed all’intasamento della pericolosissima S.S. 658 Melfi – Potenza nota purtroppo per l’alto numero di incidenti mortali.
Come potrai ben accertare è una situazione che non ha eguali in Europa e che deve essere immediatamente affrontata dal futuro governo di centrosinistra. In qualità di candidato alla presidenza del Consiglio ti chiedo fin da ora di assumere un impegno pubblico a favore di un funzionamento della macchina della giustizia degno del contesto europeo e che la questione venga posta tra le priorità dell’agenda del prossimo esecutivo.
Certo del tuo personale impegno al riguardo, attendo con i tanti cittadini mobilitati in questa battaglia di civiltà un sollecito riscontro.
Con stima e affetto
Gianni Pittella