Da Giovanna Rezzoagli Ganci – Gabriele Pisani
GENOVA – Salute, ambiente, territorio. Parole che sentiamo pronunciare tutti i giorni, ma che raramente ci coinvolgono sino a quando non ci toccano nel nostro personale vissuto. Parlarne è importante, per tutti. Ma come si può coinvolgere la cittadinanza su queste tematiche che restano davvero al palo o che riguardano spesso gli altri? In verità siamo tutti vittime del silente sistema mass-mediatico che tende a somministrare istruzioni per l’uso delle notizie, deprivandole di oggettività e operando una sottile persuasione subliminale. Il buon vecchio Watson ha offerto un buon esempio da evitare, ma si sa che ci sono molte persone che la pagnotta la guadagnano utilizzando le tecniche più grossolane della psicologia della comunicazione per condizionare. La strategia più convincente è quella dell’insinuazione, che ingenera dubbi e alimenta insicurezze. Ecco come si riesce con poche mirate parole scritte o dette, e più spesso pesantemente non scritte o taciute, a distorcere le semplici realtà. “Paura e Delirio in Liguria” è il titolo che il Meetup Cinque Stelle Tigullio ha scelto per una serata di incontro, confronto e convivialità, tutta dedicata ai cittadini del Tigullio e non che avessero avuto piacere conoscere di cosa si occupa il gruppo locale, e perché no, anche guardare in faccia chi la faccia bene o male la mette in tante istanze che riguardano tutti. Ecco allora una piccola cronistoria di una serata che ha avuto la partecipazione di un nutrito gruppo di persone e di tre parlamentari liguri: Cristina De Pietro, Matteo Mantero e Simone Valente. Tanti i punti caldi che riguardano il Tigullio, la Liguria e, in ultima analisi, tutti noi. In particolare la senatrice De Pietro è intervenuta a riguardo della chiusura del Tribunale di Chiavari, relazionando i presenti in merito ad un’interpellanza urgente da lei stessa promossa per evitare questo provvedimento che è molto contestato e vissuto con sgomento da molti cittadini, in ragione anche dell’evidenza della costruzione (costata milioni e milioni di euro…) di una nuova sede per un ente che ora è di fatto cancellato. Il deputato Matteo Mantero ha affrontato il tema ambientale legato alle centrali a carbone e del decreto legge in discussione in questi giorni relativo alla possibilità di utilizzare i rifiuti come combustibili e i cementifici come inceneritori. Infine il deputato Simone Valente ha affrontato il nodo cruciale dei fondi destinati agli enti culturali. Salute, ambiente e anche la tanto sottovalutata cultura: tutte tematiche che se non prima dopo riguardano ciascuno di noi e, oserei dire, non proprio in modo indiretto. Ciò vale qualsiasi sia il segreto che si condivide con la cabina elettorale, per cui ben vengano le occasioni che pongono a confronto cittadini ed istanze politiche, specialmente se in clima di condivisione. La serata è poi proseguita con un momento di convivio costituito da un’aperitivo-cena, in un clima predisponente l’interscambio. Il tutto nell’ottica che vuole promuovere apertura simbolica dell’aspro territorio ligure, stretto tra il blu del cielo che si mescola a quello del mare e il verde di un entroterra tutto da valorizzare. Nell’ottica di un’apertura mentale che è tanto difficile da stimolare quanto è gratificante coltivare la volontà di promuoverla con l’onestà che prima o poi diverrà non solo di moda, ma indispensabile presupposto per costruire un futuro migliore per tutti.
bellissimo vedere su questo meraviglioso quotidiano un’apertura verso il nord Italia. La Liguria… terra stretta tra mare e terra… bello leggere cosa succede in quella parte lontana da noi. Bravo Dottor Bianchini.