Ore di attesa a Sala Consilina dopo l’incontro di mercoledì a Roma tra i sindaci e i responsabili del Governo per le sorti del Tribunale, si aspetta ora la definitiva risposta della Cancellieri. C’è chi ancora ci crede o fa finta, c’è ancora chi vuol far credere nel miracolo di una politica che non c’è. A Roma tutto è deciso da tempo ormai, il Tribunale andrà a Lagonegro senza se e senza ma. A nulla servono le proteste dell’ultima ora di avvocati, sindaci, e qualche rappresentante politico che improvvisamente si sveglia da un letargo lungo due anni, dal settembre del 2011 quando questo “scellerato” decreto ebbe i natali. Due lunghissimi anni in cui poco si è fatto per scongiurare la soppressione e l’accorpamento a Lagonegro terra di quel Pittella che ora se la ride accovacciato dietro la sua scrivania. I nostri politici hanno fatto come sempre il vecchio e macchinoso gioco dello scarica barile, passandosi la palla nel cerchio di centrocampo. Oggi è tardi e lo dimostrano i fatti, alla mezzanotte di questa sera il decreto diventa esecutivo e, Sala Consilina col suo bagaglio di giustizia dovrebbe traslocare definitivamente a Lagonegro. L’incontro di mercoledì scorso alla Camera dei Deputati è stato l’ennesimo buco nell’acqua ormai contaminata da troppi veleni per poterla bere. Nonostante ciò, la carovana felice e contenta è giunta nel Vallo di Diano ottimista, le promesse di Roma hanno rallegrato gli animi e, almeno hanno evitato le dimissioni di massa dei primi cittadini andati nella capitale per protestare si, ma anche per depositare la fascia tricolore. Questo non è successo, perché? Semplice da spiegare, non doveva succedere, tutto previsto e, la promessa del tavolo tecnico fatta dal Sottosegretario Berretta e dal collaboratore di Letta Francesco Sanna ha rasserenato le ire dei tanti gladiatori del Vallo di Diano. Un tavolo tecnico con la Ministra Cancellieri sulla vicenda Sala Consilina, la sera stessa, di cui ancora oggi non ne abbiamo riscontro. Per la cronaca, e per la curiosità dei tanti lettori, alle ore 17,30 dell’11/09/2013, nel palazzo della Guardasigilli in via Arenula un’incontro c’è stato, si è discusso a lungo del futuro dell’intera area compresa tra il sud del salernitano e l’area lucana che va da Lagonegro a Melfi. (Ricordiamo che anche il Tribunale di Melfi è stato soppresso proprio come Sala Consilina e accorpato a Potenza per giustificare la salvezza di quello di Lagonegro). A far da spettatori e da relatori, vi erano i rappresentanti della Regione Basilicata e dell’Avvocatura di Melfi che, insieme a qualche esponente politico hanno costatato direttamente sul campo il niente di fatto, tanto è vero che subito dopo l’incontro il Consigliere Regionale Ernesto Navazio ha scritto su twitter “Niente da fare”. All’incontro scocciata e sbuffante ha partecipato anche la Ministra Cancellieri che arrivata verso le 17,45, alle 18,10 è andata via con una promessa. <<Riesaminerò il caso Melfi e Sala Consilina nei prossimi sei mesi >>. Ammesso che ancora sarà Ministro!!!!!, poi ha salutato ed è andata via.
(Foto tratta da Ondanews)